Il gioco dell’oca dell’Operazione Scripta Scelera: Gino ritorna ai domiciliari, Veronica all’obbligo di dimora

Riceviamo e diffondiamo:

ULTIMO AGGIORNAMENTO IMPORTANTE:

Il 30 ottobre è stato disposto che il compagno Gino Vatteroni fosse trasferito agli arresti domiciliari con tutte le restrizioni. Tuttavia, a oggi (31 ottobre), Gino si trova ancora nel carcere “San Michele” di Alessandria, in attesa che sia disponibile il braccialetto elettronico o che sulla questione si pronunci il tribunale del riesame di Genova. Ricordiamo che per domani, 1° novembre, alle ore 15:00, è previsto in ogni caso il presidio fuori dal carcere in solidarietà con i rivoluzionari prigionieri rinchiusi in AS2 ad Alessandria come altrove.

 


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Operazione Scripta Scelera: Gino Vatteroni ritorna agli arresti domiciliari con tutte le restrizioni, Veronica all’obbligo di dimora con rientro notturno e obbligo di firma (30 ottobre 2023)

Si sono tenute il 30 ottobre presso il tribunale di Genova le udienze d’appello inerenti l’aggravamento delle misure cautelari nei confronti di un compagno e una compagna anarchici indagati nell’operazione Scripta Scelera dell’8 agosto. È stato disposto il trasferimento di Gino Vatteroni agli arresti domiciliari con tutte le restrizioni (divieto di comunicazioni, di visite, ecc., più il braccialetto elettronico), mentre Veronica passa dagli arresti domiciliari con tutte le restrizioni all’obbligo di dimora nel comune di domicilio, congiunto al rientro notturno dalle ore 19:00 alle 07:00 e all’obbligo di firma tre giorni a settimana.

Gli aggravamenti delle misure cautelari erano stati notificati il 4 ottobre. Gino era stato tradotto inizialmente nel carcere di Massa, per poi essere trasferito il 9 ottobre successivo nella sezione di “Alta Sicurezza 2” interna al carcere “San Michele” di Alessandria, dove si trovano imprigionati (alcuni da oltre quarant’anni) dei militanti di varie formazioni delle Brigate Rosse e militanti comunisti rivoluzionari.

Pertanto la situazione ritorna sostanzialmente quella ordinata l’8 agosto, con piccole differenze (aggiunta delle firme tre volte a settimana per una compagna, rientro notturno dalle 21:00 alle 06:00 per un altro compagno), in una sorta di gioco dell’oca fatto di provocazioni, aggravamenti e ritorno al punto di partenza che impedisce di fatto un miglioramento nelle condizioni dei compagni nonostante l’annullamento delle misure cautelari in riferimento all’accusa di associazione sovversiva con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico (mentre le stesse sono state confermate, rimanendo inalterate, per l’istigazione a delinquere con l’aggravante della finalità di terrorismo).

L’attacco alle pubblicazioni anarchiche e rivoluzionarie, i regimi di detenzione speciale come il 41 bis, la più generale offensiva repressiva a carattere preventivo dispiegatasi negli ultimi anni sono espressione delle politiche di guerra intraprese dallo Stato italiano. Alla luce di ciò, oggi come ieri crediamo sia necessario perseverare con tenacia nelle nostre convinzioni rivoluzionarie e internazionaliste, così come solidarizzare con tutti gli anarchici e i rivoluzionari prigionieri nelle carceri dello Stato, agli arresti domiciliari o con altre misure restrittive.

Invitiamo a partecipare al presidio in solidarietà con i rivoluzionari prigionieri, fissato in seguito al trasferimento di Gino da Massa ad Alessandria, che si terrà mercoledì 1º novembre, alle ore 15:00, davanti al carcere “San Michele” di Alessandria.

Riportiamo qui di seguito le coordinate del conto per la cassa di solidarietà con gli inquisiti:

Carta postepay numero: 5333 1711 9250 1035

IBAN: IT12R3608105138290233690253

Intestataria: Ilaria Ferrario