Riceviamo e diffondiamo:

La mattina del ventisei giugno alle cinque di mattina scatta un’operazione dei ROS di Potenza in varie parti della penisola. Dodici persone vedono le proprie case o quelle delle proprie famiglie invase dai reparti del ROS, alla ricerca di materiale che potesse legare i diversi individui interessatx all’area anarchica. Mentre i/le compagnx venivano tenutx per diverse ore in caserma per perquisizioni, tra cui quella informatica (copia dei dati del cellulare), le loro famiglie (residenti nel territorio lucano) erano trattenute in ostaggio per altrettante ore dai reparti speciali con la scusa della perquisizione domiciliare.

L’operazione prende avvio dall’apertura di un’indagine per 270 bis nella quale non paiono risultare una contestazione di fatti materiali (salvo la citazione di un danneggiamento nei confronti dell’ENI), quanto più di appartenenza ad un’associazione anarchica e atti di apologia e propaganda (nella quale viene inserita anche la lotta in solidarietà ad Alfredo).

È evidente come tale ennesima operazione s’inscrive in un contesto repressivo nazionale volto a spezzare qualunque solidarietà tra gli individui.

Un affettuoso saluto a tutte le persone private della loro libertà e col fiato della repressione sul collo.

Seguiranno aggiornamenti