Rivendicazione degli attacchi contro un negozio Elpedison, un bancomat Eurobank, un concessionario Piaggio e un negozio Benetton in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame ad oltranza (Atene, Grecia, 23 febbraio 2023)

Riceviamo e a nostra volta diffondiamo:

Da https://lanemesi.noblogs.org/post/2023/03/13/rivendicazione-degli-attacchi-contro-un-negozio-elpedison-un-bancomat-eurobank-un-concessionario-piaggio-e-un-negozio-benetton-in-solidarieta-con-alfredo-cospito-in-sciopero-della-fame-ad-oltra

RIVENDICAZIONE IN SOLIDARIETÀ CON ALFREDO COSPITO IN SCIOPERO DELLA FAME

Nel 2014 l’anarchico Alfredo Cospito è stato condannato a 10 anni e 8 mesi di carcere [il 30 aprile 2015 la corte di cassazione ha emesso la condanna definitiva a 9 anni, 5 mesi e 10 giorni, ndt] perché al processo in cui era accusato di aver sparato alle gambe di un dirigente dell’apparato nucleare non ha rilasciato dichiarazioni di ravvedimento, ma invece ha difeso la sua azione, un’azione «contro la dottrina della tecnica», come da lui affermato. Nel 2016, sempre in carcere, è stato condannato all’ergastolo ostativo, accusato dell’attacco esplosivo contro la Scuola Allievi Carabinieri di Fossano nel 2006 [nel 2016 è avvenuta l’operazione Scripta Manent e nel processo che ne è seguito il compagno è stato condannato in tutti i gradi di giudizio, inizialmente a 20 anni nel 2019-’20 e successivamente, il 6 luglio 2022, la corte di cassazione ha riqualificato l’accusa di “strage contro la pubblica incolumità”, 422 c. p., in “strage contro la sicurezza dello Stato”, 285 c. p., la cui unica condanna prevista è l’ergastolo, ndt]. Dal 5 maggio 2022 è in regime di isolamento (41 bis) in base alle modifiche apportate nel codice penitenziario italiano.

Questo regime impone una riduzione dell’ora d’aria dei reclusi a un’ora al giorno e delle visite con i parenti a un’ora al mese, oltre a restrizioni sulla corrispondenza e sul possesso di libri. In questo modo, costringe i reclusi a un completo isolamento sociale. In maniera simile, con il ripristino delle carceri di tipo C, le modifiche ai reati 187 e al 187A, l’aumento della pena minima da 3/5 a 4/5, i frequenti procedimenti giudiziari basati sul DNA e le altre modifiche al codice penitenziario, è chiaro che il trattamento del compagno Cospito non è così lontano dagli standard dello Stato greco. Inoltre, alla cooperazione tra i due Stati fa da complemento il sostegno economico reciproco. Naturalmente, nonostante le apparenti differenze tra loro (l’immagine dello Stato greco come più progressista e di quello italiano come più conservatore), è ovvio che la politica controrivoluzionaria è la medesima, a prescindere dal regime e dal governo.

Nel corso del tempo, i prigionieri hanno utilizzato vari mezzi di lotta (rivolte, scioperi della fame e/o della sete) contro il loro confinamento. In questo contesto, il compagno Cospito è in sciopero della fame dal 20 ottobre contro il regime di detenzione in cui trova (41 bis). Ormai in uno stato di salute estremamente critico, avendo perso una percentuale significativa del suo peso iniziale e con un chiaro rischio per la sua vita, il 24 febbraio il tribunale competente [la corte di cassazione, ndt] ha respinto l’istanza per la revoca e ha riconfermato la permanenza in questo regime.

Siamo contro ogni Stato, ogni forma di isolamento, di oppressione e di sfruttamento. Per questo motivo riteniamo necessario mostrare la nostra solidarietà a coloro che rifiutano di essere integrati nel mondo del potere e, attraverso la lotta multiforme, scelgono di resistergli.

Così, da parte nostra, con la solidarietà internazionalista nella mente, la sera di giovedì 23 febbraio, abbiamo scelto di attaccare degli obiettivi capitalisti, di provenienza italiana e non solo, causando danni ingenti a:

— un negozio di Elpedison in via Patision
— un bancomat della Eurobank a Panormou
— una concessionaria di veicoli della Piaggio
— un negozio di Benetton nella zona di Ilion

SOLIDARIETÀ CON L’ANARCHICO IN SCIOPERO DELLA FAME ALFREDO COSPITO
FUOCO AL REGIME DEL 41 BIS
FINO A QUANDO L’ULTIMA GABBIA NON SARÀ ABBATTUTA

Anarchici/Anarchiche