[IT] Mónica Caballero: Comunicato in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame (Cile, novembre 2022)

Riceviamo e diffondiamo:

Da https://lanemesi.noblogs.org/post/2022/12/02/monica-caballero-comunicato-in-solidarieta-con-alfredo-cospito-in-sciopero-della-fame-cile-novembre-2022/

Qualche giorno fa ho ricevuto la notizia che l’indomito Alfredo Cospito ha iniziato uno sciopero della fame per interrompere l’applicazione del regime detentivo di tortura legalizzata del 41 bis a cui è sottoposto.

Per chi non conoscesse Alfredo Cospito, è un compagno anarchico sequestrato dallo Stato italiano, dal 2012, per l’attentato contro uno dei responsabili del disastro nucleare di Fukushima. Questa azione è stata rivendicata dal Nucleo Olga della FAI-FRI e assunta da Alfredo.

Dopo questa condanna, il compagno è stato perseguito per altre operazioni repressive, come Scripta Manent e Sibilla, che sono riuscite ad ottenere condanne, aggiungendo altri anni alla già lunga pena del compagno [per l’indagine Sibilla non vi è ancora stato un processo, quindi nemmeno delle condanne, ndt].

Il 41 bis è fondamentalmente un regime di isolamento totale, in cui il detenuto è ristretto, limitato e censurato in tutte le sue forme di comunicazione. La censura è una delle principali motivazioni che lo Stato italiano ha avuto per applicare il 41 bis ad Alfredo, il compagno ha sempre avuto la possibilità di diffondere le idee anarchiche informali che richiamano l’azione e, allo stesso modo, si è anche impegnato a partecipare ai vari dibattiti che gruppi ed individui hanno promosso nei loro territori.

In questo senso Alfredo, nonostante tutte le difficoltà, continua a essere un compagno attivo e molto prezioso nella costruzione di principi distruttivi. I potenti sanno che la penna di Alfredo è pericolosa, per questo è meglio lasciarlo in gabbia, il più piccola possibile e con più occhi possibili che possano controllare ogni suo movimento.

Il 41 bis è nato per smantellare le bande criminali, le mafie, sottomettendo i loro vertici, estorcendo il pentimento e l’abbandono dell’organizzazione in cambio del trasferimento dal regime detentivo in questione. È necessario e urgente denunciare il fatto che un detenuto può morire, come è già successo, a causa del 41 bis, un regime penitenziario speciale che, tra le altre restrizioni, prevede un isolamento di 22 ore al giorno, con la possibilità di ricevere visite da un familiare per una sola volta al mese, con la durata massima di un’ora, attraverso un vetro divisorio, senza alcun contatto fisico. È inoltre vietato ricevere libri e qualunque altro tipo di documento dall’esterno.

Secondo le ultime modifiche del 2009, il ministro della giustizia può imporre questa pena detentiva a qualsiasi detenuto accusato di reati legati alla criminalità organizzata, con un primo decreto per un periodo di quattro anni, rinnovabile indefinitamente ogni due anni.

Nel caso di Alfredo, lasciare questo regime speciale è un po’ più complesso, poiché non appartiene ad alcuna organizzazione e, in caso di ravvedimento, dovrebbe abbandonare l’Anarchia.

Alfredo è sempre stato molto chiaro riguardo la sua posizione contro il regime carcerario, la sua incrollabile risposta nel non volersi sottomettere né pentirsi, mantenendo una disposizione a lottare, usando il proprio corpo, come strumento, è un altro esempio delle forti convinzioni sovversive che possiede.

Con queste parole, vorrei lanciare un appello a tutti coloro che si sentono vicini ad Alfredo a diffondere la notizia della sua situazione, a mostrare solidarietà e soprattutto ad agire contro coloro che stanno aggiungendo altri anelli alla catena di Cospito.

Colgo anche l’occasione per mandare un grande abbraccio al mio compagno Juan Sorroche, che si è unito alla mobilitazione di Alfredo. Alfredo e Juan, le loro azioni e la loro coerenza riempiono di orgoglio i cuori antiautoritari!

Per la distruzione di tutte le forme di dominio,

fuoco alle carceri,

fine del 41 bis.

Viva l’anarchia!

Mónica Caballero Selpúlveda

Prigioniera anarchica

Novembre 2022

L’indirizzo della compagna:

Mónica Caballero Sepúlveda

Centro de prisión preventiva de mujeres de San Miguel

San Francisco 4756

San Miguel, Región Metrópolitana

Chile