Esercitiamoci contro la guerra!

Riceviamo da email anonima e diffondiamo:

Quando ci diciamo che la guerra si prepara ovunque, che la società è
diventata un’immensa distesa di nocività e di produzione di morte,
crediamo sia reale, che sia vero. E anche quando diciamo che pure il
sabotaggio di questa megamacchina si può preparare ovunque pensiamo sia
realtà…
La guerra ha bisogno di soldatini che la combattono, oltre che di
industriali che la armano, di banchieri che la finanziano, di politici
che la ordinano e di cittadini e cittadine che la tifano, bandierine
tricolore alla mano.
E questi mercenari assassini si devono addestrare ad ammazzare.
Cosparse un po’ ovunque ci sono territori che l’Esercito Italiano usurpa
a suo piacimento per i propri progetti di morte e distruzione. Sono
disseminati in tutto il territorio dominato dallo stato italiano.
In uno di questi, al confine tra Toscana, Marche ed Emilia Romagna,
nella riserva di Sasso Simone Simoncello, ci siamo introdotte una
mattina di esercitazioni per interrompere i loro giochi di morte (le
date interessate sono pubbliche).
Prendendo in prestito dall’antimilitarismo sardo un po’ di spunti siamo
entrati nella loro area di esercitazione (queste son ben delimitate,
segnate da cartelli gialli, e si possono trovare i perimetri su internet
o su mappe) e abbiamo segnalato la nostra presenza con fuochi
artificiali (per la grande siccità dei più visibili razzi di
segnalazione nautici ci parevano troppo rischiosi). Sappiamo che da loro
protocollo gli assassini devono interrompere l’esercitazione se si
visibilizza un’intrusione di “civili”…
Non abbiamo la certezza di avere interrotto i loro giochi di morte, e
sappiamo che è un ben piccolo gesto di fronte al colossale impianto di
morte che gli stati mettono in campo…ma, come si dice, l’appetito vien
mangiando!

Che almeno gli eserciti sappiano che le loro nefandezze non passano
inosservate, che non tutte stiamo zitti e immobili!

Guerra alla guerra!