Novità da Hambi

Riceviamo e diffondiamo questo testo, facendo però presenti alcune perplessità che abbiamo avuto nel pubblicarlo. Se non capiamo bene che senso abbia dichiarare di “posizionarsi” contro il patriarcato, il classismo, il razzismo, il colonialismo, l’omo-transfobia o finanche lo specismo – ci sembra quasi scontato, per degli antiautoritari, essere già “posizionati” così… che cosa intendono, questi compagni e compagne, per “abilismo”? Troppe volte abbiamo sentito usare questo concetto per legittimare attacchi alla libertà – e alla salute… – di tutti e di ciascuna (ad esempio con le costrizioni-Covid, giustificate – fino all’immondo slogan “vaccinazione antifascista”! – da una presunta tutela dei “fragili”….).

Ci perdonino le persone che hanno scritto il testo (nonché lettrici e lettori) per questa tirata, molto lunga rispetto alle righe cui si riferisce: non vogliamo certo attribuire loro intenzioni che non hanno (e loro stesse ci informano che nella foresta di Hambach le costrizioni-Covid non sono mai state applicate). Ma sappiamo bene che utilizzando acriticamente certe categorie, senza le dovute specificazioni, si rischia di alimentare e riprodurre dinamiche ben poco libertarie.

Novità da Hambi

LA LOTTA AD AMBI CONTINUA

La foresta Hambacher una volta era conosciuta come un punto focale della lotta ecologica ed anti-capitalista in Europa. Occupata per la prima volta nel 2012, ha attratto migliaia di attivistx per difendere un antico e meraviglioso terreno boschivo dall’essere ingoiato da una mostruosa miniera di carbone. Nonostante i numerosi sgomberi, le/gli squatter umani della foresta non se ne sono mai andatx. Siamo ancora qui! E stiamo chiamando le/i nostrx compagnx in aiuto!

AMBI NON È MAI STATA SALVATA

Nel 2020 lo Stato ha annunciato che la foresta non verrà tagliata, ma questo è stato solamente un modo intelligente di dire che sarà uccisa più lentamente. La miniera di Hambach sta ancora operando a pieno ritmo, drenando le falde acquifere vitali per l’area; si prevede che questa cava tossica sarà espansa fino almeno al 2030, circondando la foresta su tre lati. Questa non è considerabile una vittoria!

UNISCITI A NOI NELLA FORESTA:

– Le autorità locali hanno suggerito che vogliono sgomberare le/gli squatter così da poter estrarre ancora più profitto dall’area, trasformandola in un hotspot turistico del capitalismo verde. Non abbandoneremo mai questa foresta senza dar battaglia, soprattutto non a dei burocrati che supportano la sua totale distruzione; noi sappiamo come prenderci cura di questo posto, il che ha sempre voluto dire che lo Stato e i suoi lacchè non sono i benvenuti!

– Ambi è una delle più grandi zone autonome che ci sono, un’opportunità rara per unirsi nella lotta contro questo sistema di merda e provare a vivere più liberx e selvaggx. Questa occupazione è uno spazio per anti-autoritarx da tutto il mondo per vivere, costruire, imparare, riposarsi e riunirsi. Come spazio politico, ci posizioniamo contro le strutture oppressive come patriarcato, omo-transfobia, classismo, abilismo, razzismo, colonialismo e specismo.

– L’occupazione della foresta l’ha trasformata in una notevole zona protetta dalla caccia. Consegnare questo prezioso habitat allo Stato vorrebbe dire perdere quello che è diventato un santuario informale per molti cervi, cinghiali selvatici e altri grandi mammiferi. Ci sono anche rare specie di pipistrelli, topi e animali non umani selvatici le cui case saranno devastate se la foresta verrà trasformata nel deserto che RWE ha in mente per essa.

AMBI RISPONDE AGLI ATTACCHI

La foresta di Ambi è sotto attacco! Da quando le luci dei riflettori sono sbiadite, la foresta è sempre più sotto attacco da fattori esterni, e per la prima volta in anni uno sgombero totale è possibile. Rischiamo di perdere quello che abbiamo combattuto duramente per proteggere e che – con il vostro aiuto – sarà nuovamente un importante luogo di resistenza. Questo è il momento di ritrovarci qui e di prendere posizione contro questo sistema seminatore di morte e devastazione!

Nessun compromesso con RWE, lo stato, la miniera di carbone e il loro esistente!