Rivendicazione dell’attacco incendiario contro un camion della ditta Strabag in solidarietà con Alfredo Cospito e con coloro che combattono a Lützerath (Amburgo, Germania, 5 gennaio 2023)

Tratto da https://lanemesi.noblogs.org/post/2023/01/08/rivendicazione-dellattacco-incendiario-contro-un-camion-della-ditta-strabag-in-solidarieta-con-alfredo-cospito-e-con-coloro-che-combattono-a-lutzerath-amburgo-germania-5-gennaio-2023/

In solidarietà con l’anarchico Alfredo Cospito in sciopero della fame, la notte del 5 gennaio a Schanze [quartiere di Amburgo] abbiamo dato fuoco a un camion della ditta Strabag.
Strabag non costruisce solo prigioni. A partire dalla lotta per la foresta di Dannenröder, sono stati spesso oggetto di attacchi perché parte attiva nella distruzione della natura. Il nostro fuoco vuole anche dare forza a coloro che combattono a Lützerath e dintorni. Il giorno X è già stato annunciato.

“Siamo solidali con Alfredo Cospito, che dal 20 ottobre 2022 è in sciopero della fame contro la sua detenzione in regime di isolamento 41-bis e contro l’ergastolo ostativo. Le condizioni di detenzione di Alfredo sono leggermente migliori rispetto alle settimane precedenti. Ha perso molto peso e la sua salute è relativamente stabile, ma la situazione potrebbe precipitare in qualsiasi momento. Altri due prigionieri in Italia, Anna e Juan, hanno intrapreso prolungati scioperi della fame solidali e anche Ivan Alocco, prigioniero in Francia, sta sostenendo Alfredo attraverso lo sciopero della fame. Toby Shone, detenuto in Inghilterra, sostiene Alfredo rifiutando il cibo per diversi giorni alla settimana.
Siamo anche solidali con Thanos Chatziangelou dell’organizzazione Azione Anarchica, che il 19 dicembre è stato trasferito illegalmente da Korydallos alla prigione di Nigrita a Serres. Lo stesso giorno Thanos ha iniziato uno sciopero della fame e della sete. Il compagno è coinvolto nelle recenti mobilitazioni nelle carceri greche contro le nuove dure leggi. Mobilitazioni che si stanno svolgendo in molti luoghi e alle quali molti detenuti hanno partecipato negli ultimi mesi.
Il 25 dicembre è stato trasferito all’ospedale di Nigrita, dove è sorvegliato 24 ore su 24 dalla polizia. La sera del 31 dicembre i medici esterni, sulla base di un ordine del pubblico ministero, hanno tentato per la prima volta di sottoporlo alla tortura dell’alimentazione forzata. Thanos ha resistito e ha interrotto le iniezioni. L’alimentazione forzata è una tortura! Le richieste del nostro compagno devono essere accolte! Le motivazioni del suo trasferimento devono essere messe in chiaro e e deve essere riportato a Korydallos.
Altri cinque prigionieri in Grecia hanno iniziato uno sciopero della fame in solidarietà con le sue richieste.
Siamo solidali con gli 11 compagni turchi detenuti in Grecia: Ali Ercan Gökoğlu, Burak Agarmış, Hasan Kaya, Sinan Çam, Şadi Naci Özpolat, Halil Demir, Anıl Sayar, Harika Kızılkaya, Hazal Seçer, Sinan Oktay Özen, İsmail Zat. Sono in sciopero della fame dal 7 ottobre, chiedono un processo equo e l’immediata revoca dei 133 anni di carcere che hanno ricevuto collettivamente da un tribunale greco. Rivendicano inoltre i loro diritti in relazione all’arresto e a uno status legale in Grecia. Molti prigionieri in Grecia sono solidali con gli 11”.

Queste sono le parole che condividiamo dalla chiamata per il corteo “NO PRISON, NO NATION, STOP ISOLATION” dell’8 gennaio a Berlino.
Libertà per tutti i prigionieri! Abbasso i muri e le compagnie energetiche!