Viva la rivolta degli schiavi del capitale cinesi!

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo due testi di questo coraggioso e simpatico Nucleo che la temperie storico-sociale chiamata Emergenza Covid ci ha fatto conoscere e apprezzare.

Siamo perfettamente d’accordo sull’importanza e sulla portata delle rivolte di massa in Cina da parte della «variante umana e di classe» contro i feroci confinamenti “anti-Covid”. Gli schiavi della fabbrica-mondo parlano a tutti noi.

Prendendo spunto dal pezzo sulla «libertà di scelta», invece, ci sembra utile provare a tracciare un rapido e provvisorio bilancio di quanto abbiamo osservato nel movimento cosiddetto antagonista e di classe di fronte alla potenza ideologica e coercitiva dello Stato quale “garante dell’interesse generale e della salute pubblica” (un’immagine del film distopico andato realmente in scena: il carabiniere che ti ferma non in quanto “zecca anarchica e comunista”, ma in quanto “irresponsabile verso l’altrui salute”!). Non ci pare un caso che a cogliere la natura dei provvedimenti tecno-sanitari e moral-polizieschi siano stati principalmente (almeno in Italia):

  • quegli ambienti anarchici, anti-industrialisti ed ecologisti radicali che hanno sempre considerato centrale la critica teorica e pratica della tecno-scienza;
  • quel femminismo radicale che non ha mai dimenticato la questione del corpo, della sua autodeterminazione e del “personale è politico”;
  • quei raggruppamenti che si richiamano a una certa “invarianza” marxiana-bordighiana sullo scontro irreconciliabile tra la comunità umana e la comunità-capitale;
  • quegli ambienti umani e “politici” che si sono sottratti alle pretese universalistiche del capitale e della sua medicina grazie a uno sguardo altro sui corpi, sulla malattia e sulla salute (attingendo a forme di vita non metropolitane, alla riflessione antropologica, alla storia delle resistenze anticoloniali).

A uscirne particolarmente malconci, invece, aree e gruppi intrisi di togliattismo e di positivismo.

Pensare che i nodi etico-pratici posti dall’Emergenza Covid si siano dati e chiusi dentro una parentesi, è un’illusione che continua e continuerà a produrre i suoi effetti. Oggi non c’è tema di una certa rilevanza – pensiamo al conflitto in Ucraina, alle sommosse in Cina o al 5G – che possa essere affrontato delimitandolo preliminarmente e cautelativamente con opportune collane d’aglio per tener lontano i vampiri… 

Nucleo Comunista Internazionalista: Libertà di scelta e non cavie (1)