Sabotiamo la guerra! Quinto incontro a Torino il 10 dicembre
Riceviamo e diffondiamo:
Qui il manifestino in pdf: chiamata_10_dicembre
Col loro tragico carico di morti (per la gran parte bambini), mutilati e sfollati, i fatti di Palestina degli ultimi due mesi sono da un lato un capitolo della guerra globale montante, e dall’altro un grido di dolore e dignità che parla ai cuori e alle coscienze di tutti gli sfruttati e gli oppressi del mondo. Abbandonati e traditi per l’ennesima volta dagli Stati dei Paesi arabi e islamici, agli oppressi palestinesi non manca però la solidarietà della variante umana e proletaria – in prima fila le masse arabe di ogni latitudine, comprese le “nostre” colonie interne. Una sorta di internazionale dispersa che in questi mesi si è ritrovata nelle strade, dando vita in tutto il mondo a cortei massicci, scioperi, occupazioni di scuole e università, blocchi di porti e mercati, sabotaggi e picchetti contro le aziende colluse con l’apartheid e il genocidio perpetrati dallo Stato di Israele. Con un inedito da segnalare: per la prima volta, anche nelle università dello Stivale non si protesta più per, ma contro una ricerca tecnoscientifica riconosciuta complice della guerra e della produzione industriale di orrori.
Dall’Ucraina all’Africa, dai Balcani all’Asia, quando non è già in fiamme il mondo intero pare sul punto di incendiarsi. Prima che l’allargamento del conflitto ci porti in dote la sua statalizzazione, gli oppressi palestinesi sembrano offrirci un’occasione per uscire da quell’angolo – fatto di repressione, arresti, controllo sociale e tecnologico, pacchetti-sicurezza sfornati ormai a ciclo continuo – in cui i padroni cercano di relegarci, e rovesciargli la loro guerra addosso.
Ne parliamo domenica 10 dicembre a partire dalle 11 a Torino, presso il Lavatoio di Corso Brin 21.
assemblea “Sabotiamo la guerra”