Aggiornamento su Greg

Riceviamo e diffondiamo:

A distanza di una settimana dal fermo di Greg e dalla convalida dell’arresto, è stata fissata per martedì 30 maggio l’udienza d’appello presso il tribunale di Limoges relativa alla richiesta di estradizione da parte dello stato italiano.
È stata un’udienza a porte aperte che ha dato la possibilità di partecipare ad una decina di compagne e compagni che hanno colto l’occasione per vederlo e scambiare con lui saluti, gesti e qualche parola. Chi ha avuto modo di vederlo lo ha trovato in forma, attento e concentrato, lucido e determinato.

L’udienza è durata circa 45 minuti ed è iniziata con la lettura da parte della corte dei tre mandati d’arresto europeo spiccati dall’Italia per tre diverse condanne passate in definitivo, per un totale di 2 anni e 2 mesi.
Greg ha preso parola contestualizzando i fatti in oggetto all’interno del suo attivismo in Italia, parlando dei percorsi di lotta contro gli sfratti e i CPR, spiegando le sue convinzioni politiche e le dinamiche delle lotte sociali a Torino negli anni in questione.
Ha accennato al livello repressivo in Italia, sproporzionato sia in fase preventiva sia giudiziaria, e al clima fascista che si respira dall’arrivo al governo di Salvini prima, a quello attuale della Meloni. Ha quindi concluso opponendosi all’estradizione in Italia.

Dopo di lui ha preso parola la sua avvocatessa, ribadendo grossomodo la cornice politico-sociale nella quale si contestualizzano i fatti, sollevando dei possibili vizi di forma relativi alla procedura di mandato d’arresto europeo e chiedendo che Greg possa scontare la pena in Francia.

La corte ha accolto la richiesta di maggiori informazioni alla magistratura italiana sollevata dalla difesa ed è stata fissata una nuova udienza per il 22 giugno. Greg dovrà aspettare quindi questo nuovo appuntamento in carcere a Limoges, avendo la corte rigettato richieste di misure alternative alla detenzione.

Il carcere di Limoges è una struttura di metà ‘800 nel centro della città in cui c’è un alto tasso di sovraffollamento.
Nella prima lettera arrivata finora Greg lo definisce un carcere molto rumoroso a tutte le ore del giorno. La cella in cui si trova ha le finestre molto alte che fanno passare poca luce, il wc è in cella ma senza separazione.
Greg è in cella doppia, si trova bene con il suo concellino e ha una sola ora d’aria al giorno. La tv non funziona ma ha una radio, anche il telefono è in cella ma per il momento non sono state autorizzate le telefonate.
Il blindo è chiuso 24h al giorno per cui non può vedere né relazionarsi con chi occupa le celle vicine.
Il prezzo del vitto non è troppo elevato a parte qualche frutto e verdura.

Al termine dell’udienza del 30 maggio sono state depositate le richieste di colloquio da parte di familiari e compagn, si attende che vengano accolte.
L’avvocatessa lo va a trovare regolarmente.

Gli aggiornamenti rispetto alla situazione saranno pubblicati regolarmente.
Solidali e complici con Greg!
Contro ogni frontiera e tutte le galere!

Per scrivergli:
Gregoire Poupin
Ecrou n. 24587
17b Place Winston Churchill
87000 Limoges – France