Covid in Cina: la verità dell’orologio rotto
L’orologio rotto – dice una simpatica battuta – dà due volte al giorno l’ora giusta. È in questo senso che segnaliamo questo articolo apparso su Contropiano, forse il sito “di movimento” più allineato alla narrazione pandemica unica di questi anni (ma declinata in salsa oltranzista-orientale). Sulla spinta della sua ossessione per le magnifiche sorti e progressive del «socialismo di mercato» cinese, il «giornale comunista online» riporta una testimonianza diretta da Pechino sulla situazione del Paese dopo la fine delle atroci restrizioni «zero covid». Paradossi di un tempo paradossale. Dai vaccini ad mRNA occidentali che, una volta di più, si dimostrano fallimentari quanto quelli di produzione mandarina, fino alla descrizione di una realtà quotidiana distante anni luce dal consueto catastrofismo a tinte horror propinatoci dai media nostrani, stavolta uno sprazzo di verità ci arriva proprio da chi si è dimostrato più realista del re.
Ferme a una infallibilità del “socialismo” cinese che ricorda quella attribuita ai papi dal dogma cattolico, le lancette di Contropiano segnano stavolta l’ora giusta.
https://contropiano.org/news/news-economia/2023/01/01/2023-anno-della-cina-0155823