DELIRI E BUGIE dello “Slai Cobas per il sindacato di classe”
Riceviamo questo comunicato, che doverosamente pubblichiamo. Da parte nostra, poche parole. Michele e gli altri del Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e sul territorio, nonché del Centro di iniziativa proletaria “Tagarelli” di Sesto San Giovanni, rappresentano la memoria viva e attiva delle lotte contro le nocività del capitalismo e contro tutti gli esperti prezzolati che le hanno sempre giustificate e occultate, anche quando nel solo reparto “Aste” della Breda gli operai morivano a decine per l’esposizione all’amianto, e intere famiglie di Sesto si ammalavano a causa delle tute da lavoro portate a casa a fine turno. Nella loro battaglia contro quella strage padronale, tutti li hanno avuti contro: gli industriali, lo Stato, le Asl, i tecnici, i medici, i sindacati confederali. Non è certo in quelle coscienze proletarie che può penetrare la fiducia nella scienza dei padroni. Questo ci viene in mente – insieme all’atmosfera combattiva e fraterna che abbiamo respirato nei loro cortei, nei pranzi e nelle assemblee nella loro sede, nonché alle parole solidali che hanno scritto mentre eravamo in carcere – quando pensiamo a loro. Quando pensiamo a questi truci e grotteschi slai cobas, invece, non ci viene in mente nulla.