Campagna militar-vaccinale e assistenza sanitaria allo sfascio

 

Campagna militar-vaccinale e assistenza sanitaria allo sfascio

Due notizie sullo stato dell’arte medica in Italia. Se il sindacato dei primari denuncia lo stato di sofferenza degli ospedali e fa appello al governo per la reintegrazione dei colleghi sospesi, il personale sanitario viene a mancare persino nei centri di prelievo del sangue. Il motivo? Le sospensioni, certo, ma anche la mobilitazione dei medici nella vaccinazione di massa, profumatamente retribuita: «legittimamente il personale sceglie di prestare servizio dove guadagna di più». La distanza tra la realtà e i megafoni della propaganda (che ogni giorno strillano alle “terapie intensive occupate dai no vax”, minacciati di non ricevere più alcuna assistenza o doversi pagare i ricoveri) non potrebbe essere più ampia: in nome della “salute pubblica” si fa guerra alla salute collettiva, mentre ogni residuo aspetto di cura della medicina viene demolito. Che se ne prenda atto, fermando il prima possibile la follia militar-vaccinale, ed esigendo con forza che i medici tornino a curare.

https://www.ilrestodelcarlino.it/padova/covid-primari-medici-no-vax-tornino-lavorare-1.7134749

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/12/16/il-covid-manda-in-crisi-anche-lavis-sempre-piu-difficile-avere-medici-per-effettuare-i-prelievi-di-sangue-costretti-ad-annullare-le-sedute/6425701/