Lund, Svezia: Attacco incendiario contro alcuni rimorchi della Shell
Lund, Svezia: Attacco incendiario contro alcuni rimorchi della Shell
Solidarietà con gli anarchici imprigionati: Attacco incendiario contro alcuni rimorchi della Shell
La notte del 27 agosto, tre grandi rimorchi della compagnia anglo-olandese Shell sono stati dati alle fiamme nella stazione di servizio della compagnia a Lund, in Svezia. La ragione per cui abbiamo deciso di prendere di mira la Shell, è il suo coinvolgimento come investitore nella costruzione del gasdotto Nord Stream 2. L’azione si è svolta nel quadro della Settimana internazionale di solidarietà con i prigionieri anarchici (23-30 agosto).
Nord Stream 2 è di proprietà della compagnia statale russa Gazprom, ed è un progetto strategico del regime di Putin. Questo gasdotto diventerà un’arma importante nelle mani della dittatura. Tuttavia, la Shell e diverse altre compagnie occidentali, stanno fornendo un notevole sostegno finanziario allo stato russo.
Inoltre, la Shell, non sta agendo solo come investitore, ma sta anche usando il suo potere di lobbying in Occidente per aiutare Putin. I lobbisti della Shell utilizzano come giustificazione la mancanza di alternative al gas russo.
Sostenere il regime di Putin non è l’unica atrocità della Shell. La lista è molto lunga. È responsabile della creazione di condizioni incompatibili con una vita normale per milioni di persone, specialmente nei paesi del cosiddetto “terzo mondo”, ed è colpevole di cooperare con la dittatura in Nigeria, che difende l’arricchimento dei capitalisti della Shell attraverso l’omicidio e la tortura, così come la distruzione della natura in tutto il mondo.
Per fortuna, guerriglieri in diversi parti del mondo, attaccano spesso le proprietà della Shell. E siamo molto felici di aver dato il nostro modesto contributo a questa lotta. Pensiamo che il nostro attacco alla Shell, complice di Putin, durante la settimana internazionale di solidarietà con i prigionieri anarchici, sia il modo giusto per esprimere il nostro sostegno ai nostri compagni imprigionati.
La dittatura russa sottopone gli anarchici a una repressione brutale. Il processo a tre giovani anarchici, Nikita Uvarov, Denis Mikhailenko e Bogdan Andreev, è attualmente in corso nella città di Kansk. Rischiano una lunga pena detentiva con l’accusa di “praticare attività terroristiche” e altre accuse. Azat Miftakhov è stato mandato in un campo di detenzione dove i prigionieri vengono spesso torturati. Maxim Smolnikov è stato accusato di “apologia del terrorismo” e ha passato 4 mesi in prigione. In seguito, è stato mandato agli arresti domiciliari. I prigionieri del caso “Rete” stanno scontando delle lunghe pene detentive. Yevgeny Karakashev è stato mandato in una colonia penale per 6 anni con l’accusa di “aver invitato a commettere atti di natura terroristica”. Recentemente, ha festeggiato il suo 43° compleanno in prigione. Il processo contro Anastasia Safonova e Dmitry Tsibukovski continua a Chelyabinsk (Anastasia e Dmitry prevedono di essere condannati rispettivamente a 2 e 2,5 anni di prigione). Le attività dei gruppi anarchici nel territorio russo sono costantemente represse con cause penali e l’utilizzo dalla tortura. Il nostro attacco vuole ricordare i nostri compagni imprigionati.
L’imperialismo russo sta facendo del suo meglio per reprimere gli impulsi rivoluzionari nel mondo. Nell’ultimo anno, abbiamo visto più volte come Putin ha fornito sostegno materiale e diplomatico al dittatore bielorusso Lukashenko. Le forze politiche europee fedeli al Cremlino, compresi alcuni partiti di estrema destra, hanno cercato e cercano tuttora di bloccare le sanzioni contro il regime bielorusso. Le agenzie di sicurezza russe cooperano strettamente con i bielorussi. I rivoluzionari bielorussi perseguitati, che vengono trovati sul territorio della Federazione Russa sono immediatamente arrestati. Recentemente, la magistratura russa ha deciso di estradare Andrey Kazimirov, un antifascista di Brest, in Bielorussia. Nel 2010, l’anarchico Igor Olinevich è stato consegnato dalle agenzie di sicurezza russe (FSB) a quelle bielorusse (KGB), senza alcun procedimento legale.
Nel 2014, dopo la rivolta e il rovesciamento del regime oligarchico di Yanukovych, le forze armate russe hanno dato il via all’invasione dell’Ucraina. Il dittatore siriano Assad è seduto sul suo trono insanguinato solo grazie all’aiuto militare russo. Il regime di Putin vende armi alla dittatura militare in Myanmar, armi usate nella guerra contro i ribelli, compresi i nostri compagni anarchici. Shell sostiene, almeno indirettamente, tutte queste atrocità.
Lo stato russo, e le aziende degli oligarchi, sono responsabili di organizzare una catastrofe ecologica dopo l’altra, proprio come la Shell. Lo stato russo sopprime qualsiasi tentativo di resistere alla distruzione della natura. Attaccare Nord Stream 2, e il suo investitore europeo Shell, significa proteggere le persone, gli animali e il nostro intero pianeta da dittatori spietati e avidi capitalisti.
Vale la pena sottolineare che non dividiamo i capitalisti in buoni e cattivi, non crediamo nell’esistenza di un capitalismo “verde” ed “etico”. L’intero sistema capitalista, basato sullo sfruttamento delle persone e sulla distruzione della natura, deve essere distrutto. Ora abbiamo attaccato Shell, perché la cooperazione di questa azienda con lo stato russo è evidente. Ma la nostra lotta non sarà finita finché tutti gli stati e il capitalismo non saranno completamente distrutti.
Libertà per tutti gli anarchici!
Gruppo d’azione anarco-comunista “Solidarietà”
Fonte: attaque.noblogs.org
Traduzione: infernourbano