Cile: Prigionieri in sciopero della fame contro la situazione detentiva

Dopo il trasferimento dei prigionieri dal carcere di alta sicurezza di Santiago, sezione massima sicurezza al carcere/impresa di Rancagua avvenuto lo scorso fine settimana, oggi 8 giugno tutti i prigionieri trasferiti e ricollocati nei moduli 1 e 2 di Rancagua, hanno iniziato una mobilitazione contro le inaccettabili condizioni detentive che vogliono applicare. Sono parte attiva di questa mobilitazione i prigionieri anarchici sovversivi, che da pochi giorni hanno terminato uno sciopero della fame
dopo 50 giorni contro il dl 321 e gli ostacoli per ottenere la “libertà condizionale”; ancora una volta utilizzano i propri corpi come strumento di lotta.


Con questa mobilitazione, la maggior parte dei prigionieri  ricomincia uno sciopero della fame ad oltranza. Le attuali condizioni dei prigionieri sono inaccettabili: totale isolamento, di 24 ore in celle singole, impossibilità di incontri con gli avvocati e restrizioni o annullamento dei colloqui telefonici.
Le motivazioni dell’isolamento si basano sul pretesto della quarantena, misura assurda considerando la grande percentuale di prigionieri vaccinati. Se a questo aggiungiamo le restrizioni rispetto alla entrata dei pacchi, che precaria e insufficiente l’alimentazione, le restrizioni delle videochiamate ottenute con le ultime mobilitazione e l’intenzione di imporre un regime interno di castigo, lo scenario è insostenibile.

Le ragioni del trasferimento son di tipo amministrativo (ristrutturazione del carcere di Alta Sicurezza), avvenuti i trasferimenti da Santiago a Rancagua per mantenere la custodia dei prigionieri, è quindi urgente mantenere le condizioni minime conquistate e frutto di lotte storiche all’interno del CAS.


Per queste ragioni la mobilitazione e lo sciopero della fame esige:

– nell’immediato e urgente:

Fine del rigido isolamento e delle 24 ore di chiusura totale.


No al castigo mascherato da quarantena.

– mantenimento della consegna dei pacchi concordato all’interno del CAS ogni volta avvengano trasferimenti amministrativi.

– che durante questa detenzione non si applichino le perverse logiche punitive di isolamento (del carcere dentro il carcere) e che tutti i prigionieri provenienti dal CAS e dalla sezione di massima sicurezza di
Santiago, che attualmente si trovano nei moduli 1 e 2 del carcere di Rancagua possano accedere alla totalità delle ore d’aria.

In conclusione un regime degno e consono alle loro necessità.

COMPLICITÀ E SOLIDARIETÀ ATTIVA CON I PRIGIONIERI IN LOTTA!!!
CONTRO IL CASTIGO E ISOLAMENTO MASCHERATO DA PANDEMIA!!!
DIFENDIAMO TUTTE LE CONQUISTE OTTENUTE CON LA LOTTA DENTRO LE PRIGIONI!!!

BUSSANDOLAKALLE, info di prigionierix sovversivx in lotta nelle carceri cilene.