Amadeu Casellas Ramon è stato recentemente scarcerato. Era accusato, senza alcuna prova, del  furto di 300.000 euro avvenuto in una rapina a Sabadell; ora è in attesa di giudizio. Dopo anni trascorsi in galera era uscito nel 2010, ma questa nuova accusa  lo aveva riportato dentro nel giugno 2018.Dal 1976 ha effettuato molteplici rapine in banca per finanziare i lavoratori e le lotte sociali, distribuendo il denaro tra le organizzazioni e le persone che “ne avevano bisogno”. Fu arrestato per la prima volta nel 1979 e rinchiuso nella prigione Modelo di Barcellona. È uscito nel 1981. Fu nuovamente condannato al carcere nel 1982 e ancora una volta nel 1986. Fu imprigionato l’ultima volta il 9 marzo 2010, e in questa occasione fece ricorso per chiedere che il tempo trascorso in custodia cautelare venisse calcolato come parte della sentenza finale. Il direttore dell’ultima prigione in cui è stato detenuto ha affermato che Amadeu ha trascorso più tempo in prigione (in particolare, otto anni) del “dovuto”. Nonostante questo, ha ricevuto in seguitouna notifica per la quale doveva tornare in prigione per scontare una pena di tre anni per reato di traffico di droga. Il fatto imputatogli sarebbe accaduto  quando Casellas era ancora in prigione ma egli  stesso nega di essere coinvolto.

Amadeu ha incontrato membri del COPEL (Coordinatore del Spanish Prisoners in Struggle), e ha partecipato a numerose proteste nelle carceri finalizzate al raggiungimento di condizioni di vita migliori per i prigionieri. Ha anche assistito a numerosi abusi da parte dei funzionari della prigione contro i detenuti.

Nella primavera e nell’estate del 2008 ha presentato domanda perché aveva ormai esaurito gli anni massimi di permanenza in carcere previsti dalla legislazione del paese.  Di fronte al  rifiuto delle istituzioni penitenziarie, conduce un duro  sciopero della fame che è durato quasi 80 giorni nei quali è stato supportato dalla famiglia, amici e collettivi anarchici come Croce Nera anarchica e dalla Confederazione Nazionale del Lavoro (CNT).  Vi sono state anche numerose azioni per la sua libertà, si è infine ottenuto dalle autorità carcerarie l’impegno ad avviare le procedure per l’esame del caso. Quindi Amadeu ha posto fine allo sciopero della fame.

Il 20 aprile 2009 è iniziato un altro sciopero della fame per costringere le istituzioni a concedere dei permessi. Lo sciopero è stato sospeso per essere ripreso più tardi, il 24 maggio,questa volta durato 99 giorni in totale e terminato per le gravi complicazioni di salute che potrebbero lasciare danni permanenti e per l’intenzione dalle autorità di alimentarlo con la forza e per le dimostrazioni costanti in suo supporto dall’estero, promosse fondamentalmente da gruppi di affinità anarchici e dalla CNT, ottenendo per il suo caso una certa rilevanza sociale e mediatica.

Da una sua recente intervista:

“Coraggio! La lotta continua. Sebbene siamo pochi, non bisogna scoraggiarsi, è questione di desiderio e non di quantità. Molte volte un singolo individuo o poche persone possono ottenere più di una folla”.

 

Per coloro che possono appoggiare la lotta anticarceriaria:
ES32 1550 0001 2300 0924 1522