Venerdì 10 aprile ci ha lasciato il compagno Salvatore Ricciardi. Compagno romano che abbiamo conosciuto anche qui in Trentino tramite i suoi racconti di lotta nelle ferrovie, nelle carceri, con la sua partecipazione alla rivolta di Trani, sempre nelle strade anche dopo 16 anni di carcere. Noi non possiamo raccontare la sua vita, non l’abbiamo conosciuto così bene da poterlo fare, ma ricordiamo il suo viso quella sera al circolo anarchico Tavan a Trento, con il sigaro e i suoi baffi e con gli occhi pieni di voglia di lottare ancora contro le ingiustizie. Lo ringraziamo ancora per quei confronti e per i suoi libri. Siamo vicini ai compagni e compagne che sabato 11 sono scesi in strada per ricordarlo e sono stati fermati dalla celere davanti alla radio Ondarossa che lui ha animato per decenni tramite il suo programma “La conta” e non solo. Compagni e compagne che volevano salutarlo anche in tempi in cui la strada è negata. Strada che se non ci riprendiamo al più presto per lottare sarà sempre più difficile farlo. Solidali con i suoi compagni e compagne più vicini, salutiamo questo compagno a pugno chiuso.

Qui sotto il link dove trovare vari approfondimenti e chiarimenti sulla giornata di sabato 11 aprile a Roma:

https://www.radiondadurto.org/2020/04/15/roma-alcune-precisazioni-dopo-le-strumentalizzazioni-sullultimo-saluto-a-salvatore-ricciardi/