Grecia: Comunicato di solidarietà con le detenute del carcere di Eleona-Thivas

FILE - In this Sunday, May 3, 2015 file photo, a riot police officer stands guard outside Korydallos Prison in Athens, Greece, after two prisoners of Pakistani nationality died and 21 others were injured in a brawl among inmates on the day according to authorities. Europe's leading human rights body on Tuesday, March 1, 2016, has slammed conditions in Greek prisons and criticized the handling of police abuse allegations, describing dramatic circumstances for the country's detainees and saying not enough improvements have been made despite repeated recommendations. (ANSA/AP Photo/Petros Giannakouris, File)

La grande ondata di rivolte e mobilitazioni esplosa nell’ultimo periodo, ci ricorda che la lotta per la libertà, la solidarietà e la dignità non entra in quarantena.

In ogni parte del pianeta, dall’Italia alla Spagna, fino alla Colombia e alla Grecia, i prigionieri e le
prigioniere resistono per rompere il muro dello stato d’eccezione, e lottano per rimanere in vita.

Oggi le prigioniere mostrano la strada della ribellione sociale, innalzando una barricata contro la politica assassina del Ministero, che le sta trasformando in condannate a morte.
Diventano la scintilla delle lotte sociali e di classe che sorgeranno nel prossimo futuro, lotte che dobbiamo sostenere con ogni mezzo, e far si che siano connesse tra loro e generalizzate, perché lo scontento si trasformi in ribellione e la disobbedienza sociale in resistenza organizzata.

Contro la democrazia borghese che imprigiona tutte le persone che provano ad alzare la voce. Contro questi moderni inferni che ammassano e uccidono vite umane, noi rispondiamo:

NESSUNO È SOLO NELLE MANI DELLO STATO
NON ACCETTIAMO GLI OMICIDI DI STATO
SOLIDARIETÀ CON LE DETENUTE DEL CARCERE DI ELEONA-THIVAS
CHE VINCA LA LORO LOTTA PER L’IMMEDIATO DECONGESTIONAMENTO DELLE GALERE

Cassa di solidarietà con i compagni imprigionati e indagati