Grecia: Comunicato di solidarietà con le detenute del carcere di Eleona-Thivas
La grande ondata di rivolte e mobilitazioni esplosa nell’ultimo periodo, ci ricorda che la lotta per la libertà, la solidarietà e la dignità non entra in quarantena.
In ogni parte del pianeta, dall’Italia alla Spagna, fino alla Colombia e alla Grecia, i prigionieri e le
prigioniere resistono per rompere il muro dello stato d’eccezione, e lottano per rimanere in vita.
Oggi le prigioniere mostrano la strada della ribellione sociale, innalzando una barricata contro la politica assassina del Ministero, che le sta trasformando in condannate a morte.
Diventano la scintilla delle lotte sociali e di classe che sorgeranno nel prossimo futuro, lotte che dobbiamo sostenere con ogni mezzo, e far si che siano connesse tra loro e generalizzate, perché lo scontento si trasformi in ribellione e la disobbedienza sociale in resistenza organizzata.
Contro la democrazia borghese che imprigiona tutte le persone che provano ad alzare la voce. Contro questi moderni inferni che ammassano e uccidono vite umane, noi rispondiamo:
NESSUNO È SOLO NELLE MANI DELLO STATO
NON ACCETTIAMO GLI OMICIDI DI STATO
SOLIDARIETÀ CON LE DETENUTE DEL CARCERE DI ELEONA-THIVAS
CHE VINCA LA LORO LOTTA PER L’IMMEDIATO DECONGESTIONAMENTO DELLE GALERE
Cassa di solidarietà con i compagni imprigionati e indagati