Un «fanale oscuro» che «getta tenebra su tutti gli oggetti della conoscenza». Soltanto il genio poetico di Baudelaire poteva immaginare una luce che proietta tenebra.
Di cosa si tratta? Del progresso.
In questa rubrica settimanale troveranno spazio parole contro la megamacchina: testi brevi, appunti, cronache di sbieco, episodi storici spazzolati contropelo, segnali di un’umanità clandestina e irriducibile.
Strade comode
«Negli animi come nei paesi/ dov’erano sentieri scoscesi/ hanno fatto strade comode». Più la
Terra e libertà
«Per quanto riguarda le nostre comunità, esse sono irrimediabilmente e sconsolatamente dipendenti, proprio come noi
Per così poco
A metà degli anni Ottanta, la critica radicale più lucida – quella che aveva còlto
Convergenze
Nel «fanale» precedente accennavamo a come l’intreccio sempre più inestricabile tra apparati tecnologici, economici, militari,
Un vergognoso delirio
«Una visione chiara del possibile e dell’impossibile, del facile e del difficile, delle fatiche
Surgelati
«Realizzati in laboratorio dei circuiti genetici in grado di riprogrammare le piante in modo estremamente