Fino a che di una sola prigione… Un opuscolo di Stecco su sindacato dei detenuti e carcere

Riceviamo e diffondiamo questo importante scritto del nostro Stecco. Qui un brano tratto dall’opuscolo che è insieme un appello del compagno a proseguire la discussione:

“Ritengo valido il progetto del sindacato perché nasce da dentro le mura e an-
che se ho le mie criticità e perplessità, trovo giusto comunicarne l’esistenza,
spiegarne gli intenti, l’utilità e la genesi. Il sindacato offre anche la possibilità
di portare e diffondere le proprie critiche e altri metodi di lotta. Tutti i punti
deboli o confusi del progetto possono essere dipanati nel corso del lavoro di chi
l’ha fondato. […] Ai compagni e compagne che guardano di sbieco questo progetto, a tutti e tutte
quelle che mi hanno scritto e rafforzato con parole ed osservazioni – a cui man-
do un sincero ringraziamento e di cui ho spesso condiviso le criticità espresse
lancio il mio invito a pubblicare insieme a questo testo le loro idee, in modo da
accrescere proposte e riflessioni (e quindi un lavoro rivoluzionario) che siano
utili alla continuazione e al miglioramento della lotta. Non per osservare chi è
più o meno radicale nelle posizioni, ma per stracciare i margini dei nostri limiti e
dare nuova linfa per una lotta che distrugga ogni galera e gabbia.”

Qui l’opuscolo: Fino a che di una sola prigione rimarrà una sola pietra