Bologna, 14 marzo: Haiku senza haiku, versi scatenati a sostegno di Juan

Riceviamo e diffondiamo:

Venerdì 14 Marzo si terrà una presentazione di HSH a Bologna, organizzata al Circolo Anarchico Berneri da una compagna che ha contribuito al progetto inviando alcuni suoi scritti in risposta all’appello dell’Autunno 2023.

Mentre il 13 Febbraio si è tenuta a Brescia un’altra udienza del processo in cui Juan è inquisito per un attacco contro la Scuola di Polizia di Brescia (POLGAI) avvenuto nel 2015. Fandonie e invenzioni varie della Digos e della Pm per sostenere un castello accusatorio lacunoso. Le prossime udienze, sempre nel tribunale di Brescia, saranno il 13 Marzo alle 9:30 e il 14 Aprile alle 10:30.

Segnaliamo il contributo di Juan Sorroche Il mutuo accordo dell’anarchismo rivoluzionario non-sistemico, proseguimento della critica all’articolo L’anarchismo rivoluzionario contro la desistenza, pubblicato sul numero 7 del giornale anarchico “Vetriolo”.
https://ilrovescio.info/2025/03/05/il-mutuo-accordo-dellanarchismo-rivoluzionario-non-sistemico-di-juan-sorroche/

E infine un testo scritto da Stecco nel carcere di Sanremo

Il falò 

Il falò
come momento di comunione,
come momento per stringere amicizia,
per sorridere e scherzare
per cantare e giocare.

Il falò
la sera, per far scendere qualche lacrima
di nascosto, ma con le fiamme la si vede brillare
per tenersi tutti le mani
e continuare a pensare al nostro ideale.

Il falò
per fare l’amore, dove davanti ci si scotta,
e dietro ci si ghiaccia,
per tenersi stretti
ed in sintonia respirare.

Il falò
per vedere dietro di te,
qualche occhietto di animale,
che respira e ci guarda
con curiosità.

Il falò
per ricordare chi non c’è più,
e per sentire meglio il dolore che sale.
Per nominare chi è in galera
e sempre con noi deve stare.

Il falò
per guardarsi negli occhi
e senza parlare, i nostri intenti
la strada troveranno
per dare corpo alla nostra volontà.

Il falò
per stare soli un momento
sentire solo il tuo parlare
gettarti ancora un pezzo di legno da mangiare,
per farti ancora attizzare.

Il falò
senza pezzi di plastica illuminati
da guardare,
senza rumori artificiali che
ci mangiano testa e cuore.

Il falò
per potersi ascoltare un poco dentro,
per non silenziare l’ardore che abbiamo
nel petto
per sentire ancora i polsi vibrare.

Il falò
per poter meditare ancora un momento
l’azione che sta per arrivare.

Tu amico mio che mi manchi come non mai
illumina ancora i nostri occhi e il nostro pensare
per poter ancora lottare ed amare.

Carcere di San Remo

Stecco