Da Lecco. Fermiamo i campi scuola degli Alpini!

Riceviamo e diffondiamo:

FERMIAMO I CAMPI SCUOLA DEGLI ALPINI!

In questo momento storico nel quale la stampa di regime silenzia il più possibile le iniziative che si oppongono alla guerra e, più in generale, quelle che si contrappongono alla profonda trasformazione politica/sociale in corso, è importante diffondere le iniziative che vengono realizzate nei propri territori. Questa condivisione oltre a bucare il muro di silenzio utile alla pacificazione sociale può essere anche uno stimolo per realizzare iniziative simili su altri territori.

Lo scorso 28 febbraio si è tenuta a Vercurago (Lecco), una serata di presentazione dei “Campi scuola degli alpini”: campi estivi per bambini e bambine dai 9 ai 13 anni organizzati dalla locale Associazione Nazionale degli Alpini (ANA).

Ciò che accade in questi campi è descritto nel loro stesso volantino, in cui dichiarano: “…cerchiamo di trasmettere i valori alpini, il rispetto verso gli altri e il territorio che ci circonda in quanto i ragazzi rappresentano il nostro futuro”. Più esplicitamente, citando un responsabile degli alpini: “Questi momenti formativi (i campi scuola ndr) hanno permesso ai gruppi, ai capigruppo, ai direttivi, agli Alpini e agli amici degli Alpini di affrontare periodi complessi, segnati dalla mancanza di nuove leve a seguito della sospensione della naìa”.

Il loro progetto è chiaro: abituare e preparare sin da piccoli ad un futuro fatto di guerra, atrocità e massacri; ciò che contraddistingue gli oltre 150 anni di storia del corpo degli alpini.

Per questo motivo una quindicina di antimilitaristi non ha voluto che la serata passasse sotto il silenzio generale, riuscendo almeno a rovinare la tranquillità dell’evento. È stato distribuito un volantino alle persone che si recavano alla serata e, ad inizio presentazione, con un megafono abbiamo detto loro cosa pensiamo di questi campi estivi e del corpo degli alpini. Facendo più rumore possibile per farci sentire da tutti i presenti, anche quelli all’interno della sala, si voleva disturbare l’incontro di formazione di nuove leve. Uno striscione, che recitava “Campi alpini = Naia per bambini”, è stato esposto invece verso la strada per rendere evidente anche ai passanti quale fosse lo scopo dell’iniziativa e cosa stesse accadendo all’interno di quell’oratorio.

Purtroppo, per lo scenario che stiamo vivendo, non basterà certo una piccola contestazione a bloccare il militarismo che ci circonda, ma aver reso evidente a tutti i genitori e bambini presenti che il corpo degli alpini con questi campi scuola sta preparando il terreno per arruolare le future nuove leve è già un primo passo. Il progetto dei campi scuola degli alpini è ormai diffuso in molte città italiane, tra marzo e aprile saranno aperte le iscrizioni per la prossima estate. Per questo invitiamo tutti a creare iniziative per rovinare loro almeno la tranquillità di questi incontri di preparazione all’arruolamento di fatto. Se grazie alle contestazioni anche un solo bambino farà i capricci per non andarci, avremo tolto loro una nuova vittima da indottrinare. Se anche un solo genitore si sarà reso conto che dietro all’immagine del “buon alpino” impegnato nel sociale si cela un militare, di per sé portatore di guerra, un risultato sarà stato ottenuto.

Di seguito riportiamo il volantino distribuito durante la serata.

Assemblea permanente contro le guerre di Lecco

Qui il volantino in pdf: campi alpini DEF