Il riarmo sosterrà anche l’economia? Il servitore Bernabé risponde: sì
Franco Bernabé – già dirigente di Telecom Italia, Acciaierie d’Italia e ENI, da qualche mese presidente del Consiglio di amministrazione dell’Università di Trento -, promuove senza fronzoli il riarmo europeo, nel quale le università giocano e giocheranno un ruolo di primo piano. La guerra è una manna per le aziende belliche quotate in Borsa: così dice il cinismo degli affari per bocca di Bernabé. Il quale afferma qualcosa che i tanti imbecilli straparlanti di “fine dello Stato” nell’èra della globalizzazione neoliberista non hanno ancora capito: in una fase di guerra (più o meno) simmetrica tra potenze capitalistiche, il modello tecnocratico vincente è quello più statalizzato. Non a caso Barnabé prende esempio dalla Russia. La costruzione di un complesso scientifico-militare-industriale tra alcuni Stati europei non avverrà in poco tempo, ma essa convoglia fin da ora la “corrente della vita sociale” nella “corrente dell’energia bellica”. Questa è la “mossa sul quadrante dei comandi” – nella neolingua tecnocratica, una mossa disrupeted – che solo un movimento dal basso può sabotare. A cominciare dal ruolo dell’Università.