Vagli a spiegare che è primavera… Solidarietà ad Antudo!

Riceviamo e volentieri diffondiamo questo contributo – distribuito a Palermo durante un corteo solidale con i compagne e le compagne colpiti dalla repressione, e a un corteo di solidarietà alla Palestina – che giustamente inquadra le misure cautelari contro i militanti siciliani di Antudo nel clima di guerra montante. Dalla Palestina alla Sicilia… solidarietà a chi si ribella!

 

VAGLI A SPIEGARE CHE È PRIMAVERA

Soffiano venti di guerra. Dallo scontro fra NATO e Russia sul suolo ucraino fino al genocidio del popolo palestinese perpetrato dalla barbarie sionista, gli Stati del blocco atlantista si muovono per conservare il proprio dominio geopolitico mentre quelli dell’altro schieramento provano a scalzarli. Per gli sfruttati di ambo i lati, se i progetti dei padroni non verranno fermati, la prospettiva è la stessa: miseria, repressione e morte.

Quando gli Stati si preparano allo scontro col nemico che si trova all’esterno dei propri confini cominciano a mobilitare la propria popolazione: è notizia degli ultimi mesi che la Danimarca ha esteso la coscrizione militare anche alle donne, la Francia vuole innalzare il limite di età per i riservisti dai 65 ai 72 anni e la Germania, dopo aver investito 100 miliardi di euro per il riarmo, sta pensando di reintrodurre il servizio militare obbligatorio. Ma la mobilitazione della popolazione non è solo una questione strettamente militare, coinvolge anche la sfera dell’immaginario attraverso l’informazione di guerra e lo sdoganamento della presenza dell’esercito nelle strade e nei luoghi della cultura e della produzione dell’ideologia, come avvenuto a Palermo in questi giorni in occasione dell’International forum for peace, security and prosperity. Una kermesse in cui migliaia di studenti medi, studenti universitari e cadetti delle accademie militari provenienti da diversi paesi si sono ritrovati per sentire parlare esponenti di spicco del mondo militare di pace e prosperità: la libertà è schiavitù, la guerra è pace, l’ignoranza è forza!

Perché la mobilitazione totale contro il nemico esterno avvenga, lo Stato ha la necessità di muovere guerra anche al suo nemico interno: i ribelli, coloro che con la propria voce e le proprie azioni fanno risuonare il loro “Signornò!”. Non è allora un caso che negli ultimi anni abbiamo assistito a un irrigidimento delle pene per i compagni e le compagne di cui l’applicazione del regime detentivo del 41bis ad Alfredo Cospito e l’accusa di terrorismo ad alcuni compagni anarchici carrarini per la pubblicazione del giornale Bezmotivny sono forse i casi più eclatanti.

Ed è in questo contesto che il 21 marzo la Questura di Palermo ha eseguito una custodia cautelare in carcere e due obblighi di firma per tre militanti di Antudo: le accuse si riferiscono alla pubblicazione di un video che mostra il lancio di una molotov contro una sede dell’industria di armamenti Leonardo Spa nel capoluogo siciliano. L’operazione repressiva è orchestrata dalla Direzione Nazionale Antimafia che dal 2015 è diventata Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, iniziando così a occuparsi anche di reati politici. Tutto ciò dovrebbe smuovere gli animi di chi vive su quest’isola: sappiamo fin troppo bene come lo spettacolo dell’antimafia sussuma ogni slancio immaginativo sotto l’asfissiante cappa del legalitarismo e del culto del servo dello Stato e come questo spettacolo nasca e si sviluppi proprio qui a partire dalle nostre menti e dai nostri corpi, rendendo difficile lo sviluppo e la messa in pratica della tensione all’emancipazione da ogni dominio. Iniziare una critica radicale a tutto questo può essere difficile ma è un atto sempre più urgente e impossibile da rimandare.

Noi non sappiamo – né ci interessa sapere – chi il 26 novembre 2022 ha attaccato la sede palermitana di Leonardo Spa, sappiamo però che quando degli individui trovano la lucidità e il coraggio di restituire, sotto forma di violenza emancipatrice, un po’ della violenza indiscriminata che questa azienda di morte distribuisce in giro per il mondo non possiamo che essere solidali; come sappiamo che quando un sito di controinformazione dà voce a queste azioni sta facendo il proprio lavoro nel migliore dei modi.

COMPLICI E SOLIDALI CON CHI HA ATTACCATO LEONARDO SPA

COMPLICI E SOLIDALI CON I COMPAGNI E LE COMPAGNE DI ANTUDO COLPITI E COLPITE DALLA REPRESSIONE

LEONARDO SPA STRAGISTA E ASSASSINA