Aggiornamento sull’udienza del 6 settembre per le misure cautelari dell’operazione Scripta Scelera: rigettata la richiesta di custodia cautelare in carcere da parte del pubblico ministero
Riceviamo e diffondiamo:
Aggiornamento sull’udienza del 6 settembre per le misure cautelari dell’operazione Scripta Scelera: rigettata la richiesta di custodia cautelare in carcere da parte del pubblico ministero
Si è tenuta il 6 settembre, presso il tribunale di Genova, l’udienza d’appello su richiesta del pubblico ministero Manotti avverso l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari Ghio che aveva stabilito le misure cautelari dell’operazione repressiva dell’8 agosto sulla base degli artt. 270 bis, 278 e 414 c. p. aggravato dalla finalità di terrorismo per quattro compagni, per gli artt. 270 bis e 414 c. p. sempre aggravato per altri quattro e solo per 414 c. p. aggravato per un compagno (mentre per il decimo per cui era stato richiesto l’arresto non è stata stabilita alcuna restrizione).
Con quest’udienza il PM chiedeva l’aggravamento della misura (cioè la detenzione in carcere) nei confronti dei destinatari delle misure cautelari. Il giorno successivo è stato reso noto l’esito: la sezione del riesame del tribunale di Genova non ha accolto la richiesta del PM, ritenendo che la “valutazione del GIP in ordine alla scelta delle misure appare condivisibile”.
Fuori dal tribunale si è tenuta una presenza in solidarietà con i compagni e le compagne indagati e attualmente agli arresti domiciliari e con le restrizioni.
Ricordiamo che il tribunale del riesame, con l’udienza del 28 agosto, ha annullato l’ordinanza del GIP in relazione all’art. 270 bis c. p. e l’ha confermata integralmente, mantenendo inalterate tutte le misure cautelari, in riferimento agli artt. 414 c. p. con l’aggravante della finalità di terrorismo e 278 c. p. (per quattro compagni), all’art. 414 c. p. aggravato (per altri quattro compagni) e sempre all’art. 414 c. p. non aggravato (per un solo compagno).
A seguito delle udienze del 28 agosto e del 6 settembre restano quindi invariate tutte le misure cautelari contro i nove compagni e compagne di Carrara, L’Aquila, Lucca e Spoleto: quattro agli arresti domiciliari con tutte le restrizioni e il braccialetto elettronico, quattro all’obbligo di dimora con rientro notturno dalle 19:00 alle 07:00, uno (anch’esso già all’obbligo di dimora con rientro) agli arresti domiciliari “semplici” a partire dal 29 agosto in seguito a un inasprimento della misura cautelare.
Solidarietà con i compagni e le compagne agli arresti e inquisiti! Perseveriamo nell’agitazione e nella propaganda anarchica!
Riportiamo qui di seguito le coordinate del conto per la cassa di solidarietà con i compagni inquisiti:
Carta postepay numero: 5333 1711 9250 1035
IBAN: IT12R3608105138290233690253
Intestataria: Ilaria Ferrario
Qui la versione pdf: Aggiornamento