Trento: sentenza d’appello del processo per il corteo contro Salvini del 2018

Trento: sentenza d’appello del processo per il corteo contro Salvini del 2018

Il 3 febbraio del 2018, a Macereta, il fascista ed ex candidato della Lega Luca Traini spara contro degli immigrati ferendone sei. Per Salvini, impegnato nel tour elettorale che di lì a poco lo farà diventare ministro degli Interni del governo Lega-Cinque Stelle, la «bomba sociale» sono gli immigrati stessi.

Otto giorni dopo, l’11 febbraio, il segretario del Carroccio è atteso per un comizio in una sala in pieno centro a Rovereto. Un centinaio di persone si raduna per passaparola allo scopo di portare in strada tutta la propria rabbia: «Traini soldato di Salvini. La bomba sociale siete voi. Basta buonismo lo diciamo noi» e «Vendetta per Macerata» sono alcune frasi che si leggono sugli striscioni e sui muri. Compagni e solidali tentanto di sfondare il cordone di polizia e carabinieri. Risultato: cariche, lanci di sassi e bombe carta, tanti interventi al megafono e poi un corteo spontaneo per le vie del centro.

Per quella serata di lotta – di cui ricordiamo con piacere la determinazione – sono stati denunciati 11 manifestanti e poi condannati in primo grado 5 compagni. Il 12 aprile è stata emessa la sentenza d’appello (in abbreviato). Due compagne sono state assolte mentre tre compagni sono stati condannati per «resistenza aggravata» rispettivamente a 2 anni e 1 mese, 2 anni, 4 mesi e 4 giorni, 2 anni, 4 mesi e 6 giorni.

Niente di cui pentirsi. Salvini è di nuovo ministro. Gli immigrati continuano a morire. Macerata grida ancora vendetta.