Roma, lunedì 3 aprile: FUORI ALFREDO DAL 41BIS! Assemblea aperta per dare una risposta all’altezza della gravità della situazione

Riceviamo e diffondiamo:

FUORI ALFREDO DAL 41 BIS!
Assemblea aperta per dare una risposta all’altezza della gravità della
situazione

La lotta intrapresa dal prigioniero anarchico Alfredo Cospito contro il
41 bis e l’ergastolo ostativo è giunta al punto più drammatico.
Nonostante le contraddizioni  aperte (parere della DNAA, parere della
DDA di Torino, parere del PG presso la Corte di Cassazione, ordinanza
del riesame dell’Operazione Sibilla) ogni qualvolta si è riunito un
organismo con potere effettivo di risolvere la questione aperta dal
compagno, la fazione più manettara e guerrafondaia dello Stato ha
investito tutto il suo potere politico per schiacciare ogni possibile
spiraglio di apertura.
Lo abbiamo ripetuto fin troppe volte: la condanna a morte di Alfredo è
ormai un fatto conclamato, se il compagno è ancora vivo lo dobbiamo
unicamente alla sua straordinaria resistenza.
La decisione di rinchiudere per la prima volta un anarchico in 41 bis,
presa dal precedente governo Draghi e dalla ministra Marta Cartabia,
così come la determinazione nel perseverare in questa scelta criminale
da parte del nuovo governo di destra della Meloni e dell’attuale
ministro Carlo Nordio, si configurano come un  atto di guerra. La punta
dell’iceberg del fronte interno di una guerra più grande, che sul piano
internazionale si combatte tra NATO e Federazione Russa, e che si
esprime a casa nostra con un attacco senza precedenti contro
l’antagonismo sociale, contro il sindacalismo conflittuale e in specie
contro l’anarchismo d’azione.
Questa voragine repressiva, che riguarda chiunque sia coinvolto nel
conflitto sociale, non potrà essere colmata da un sussulto di coscienza
della società civile e democratica, ma soltanto attraverso una
inversione dei rapporti di forza tra sfruttati e sfruttatori.
I padroni si sentono quanto mai forti, ma nei bassifondi la rabbia
monta.
Dopo mesi di mobilitazione permanente, è stato ottenuto il risultato di
rompere il muro del silenzio attorno alla lotta di Alfredo Cospito.
Nonostante ciò, il governo ha preso ormai le sue “decisioni
irrevocabili”. Per quanto ci riguarda invitiamo i  compagni e le
compagne solidali a non scoraggiarsi. E’ il momento in cui esprimere
tutta la nostra insofferenza e indignazione verso questa società di
assassini.
Invitiamo tutte le persone che in questi mesi si sono mostrate solidali
nella vicenda di Alfredo a una assemblea pubblica dove costruire assieme
una iniziativa che sia all’altezza della gravità della situazione.

Lunedì 3 aprile, ore 20, presso Punto Solidale Marranella, Via Augusto
Dulceri 211, Roma.

Anarchiche e anarchici