Al fianco di Alfredo e Vincenzo. Presidio solidale davanti al tribunale in occasione dell’udienza sul differimento della pena per Alfredo Cospito e dell’udienza a Lione sull’estradizione di Vincenzo Vecchi (Milano, 24 marzo 2023)

Riceviamo e diffondiamo:

Da https://lanemesi.noblogs.org/post/2023/03/18/al-fianco-di-alfredo-e-vincenzo-presidio-solidale-davanti-al-tribunale-in-occasione-delludienza-sul-differimento-della-pena-per-alfredo-cospito/

Al fianco di Alfredo e Vincenzo. La lotta non finisce

Venerdì 24 marzo 2023, ore 09:30, sotto il tribunale di Milano, corso di Porta Vittoria.

Assemblea cittadina contro il 41 bis e l’ergastolo

 


AL FIANCO DI ALFREDO E VINCENZO. PRESIDIO SOLIDALE: VENERDÌ 24 MARZO, ORE 09:30, TRIBUNALE DI MILANO (CORSO DI PORTA VITTORIA).

Venerdì 24 marzo, presso il tribunale di sorveglianza di Milano, si terrà l’udienza per discutere l’istanza di differimento pena nella forma della detenzione domiciliare per Alfredo Cospito. La richiesta del trasferimento ai domiciliari, chiesta dalla difesa per motivi di salute, è un’ulteriore tentativo di preservare la vita del compagno che si trova in sciopero della fame da quasi cinque mesi per protestare contro il regime di tortura del 41 bis a cui è sottoposto e in cui lo stato lo vuole lasciare morire.

Nello stesso giorno, in Francia, la Corte d’appello di Lione si esprimerà in merito all’estradizione in Italia di Vincenzo Vecchi, compagno raggiunto da un mandato d’arresto europeo nell’agosto 2019 per una condanna di oltre 10 anni per la rivolta di Genova 2001.

Le due intricate vicende giudiziarie si intrecciano mettendo a nudo la vera natura della giustizia italiana (ed europea): arbitraria violenza al servizio dei padroni per reprimere e schiacciare chi si ribella e alza la testa.

Se da una parte un compagno viene ricercato per anni e ostinatamente richiesto in patria dall’Italia per scontare una condanna relativa a fatti di piazza accaduti più di 20 anni fa; dall’altra la vicenda di Alfredo mostra chiaramente come lo Stato italiano sia disposto a sotterrare un compagno al 41 bis, e se necessario lasciarcelo morire dentro, con il solo intento di “mostrare i muscoli” e lanciare un chiaro monito a chiunque ancora abbia coraggio di lottare contro questo mondo.

Al fianco di Alfredo e Vincenzo, al fianco di tutti i reclusi e tutte le recluse venerdì mattina saremo davanti al tribunale di Milano per portare la nostra solidarietà e continuare la lotta!