La libertà non è negoziabile. Per continuare a vivere fieramente un anarchico in Italia ha deciso di morire fieramente. Due manifesti comparsi nelle strade di Londra (Regno Unito, febbraio 2023)

Riceviamo e a nostra diffondiamo:

Da https://lanemesi.noblogs.org/post/2023/03/03/la-liberta-non-e-negoziabile-per-continuare-a-vivere-fieramente-un-anarchico-in-italia-ha-deciso-di-morire-fieramente-due-manifesti-comparsi-nelle-strade-di-londra-regno-unito-febbraio-2023/

Diamo diffusione alla traduzione dei testi di due manifesti (“La libertà non è negoziabile” e “Per continuare a vivere fieramente un anarchico in Italia ha deciso di morire fieramente”), comparsi nelle strade di Londra, in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame ad oltranza contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo.


LA LIBERTÀ NON È NEGOZIABILE
FUORI ALFREDO COSPITO DAL 41 BIS

Alfredo Cospito ha fatto la scelta dello sciopero della fame ad oltranza contro il regime detentivo italiano del 41 bis, una tomba di cemento, dove la legge ha cercato di seppellirlo per impedire la diffusione delle sue idee di libertà e la necessità di attaccare i nemici della libertà stessa.

Il potere ha bisogno di modellare, prevedere e misurare, cercando sempre di evitare il peggio per sé. Ma quando si smette di accettare i ricatti, di ascoltare le previsioni, e poi anche gli avvertimenti, e si comincia ad agire – ecco che le cose possono diventare imprevedibili.

Con Alfredo, lo Stato italiano si è trovato di fronte a qualcosa che non può essere tenuto in considerazione nei propri calcoli – sta cercando di calcolare una lotta senza misura.

Alfredo Cospito non accetterà baratti per la propria libertà. La sua irremovibile rivendicazione si riversa fuori dalle segrete e nelle strade, alimentando la tempesta sociale al di là delle mura e dei confini.

Il costo derivante dalla perdita della patina del controllo è sufficiente a far fallire qualsiasi autorità.

Ma la libertà non è negoziabile e non ha limiti.


PER CONTINUARE A VIVERE FIERAMENTE UN ANARCHICO IN ITALIA HA DECISO DI MORIRE FIERAMENTE

Usando il proprio corpo come arma per attaccare la congiura giudiziaria che ha distorto la sua persona, la sua lotta e l’essenza stessa dell’anarchismo al fine di seppellirlo vivo tramite la legge antimafia del 41 bis.

Con Alfredo Cospito.
Poniamo fine al 41 bis, ora!

«Ci sono due tipi di solidarietà. Una passiva che troppo spesso serve solo a lavarsi la coscienza per la propria inattività e che non colma le distanze tra le parole ed i fatti.

E poi una attiva, concreta, reale solidarietà che qualcuno chiama rivoluzionaria, fatta in silenzio nell’anonimato, in cui solo le azioni distruttive parlano anche attraverso le parole che le accompagnano. Inutile dire quale delle due solidarietà preferisco.

In ultima analisi la migliore solidarietà che io possa ricevere è vedere che la progettualità di questa nuova anarchia, in tutte le sue forme, continui a muovere i suoi passi, indifferente ai colpi repressivi che riceve. Non nego che ogni volta che qualche azione ci ricorda come prigionieri di guerra, sia in Italia che nel resto del mondo,il mio cuore si riempie di gioia.

Questa è la mia vita oggi. La guerra continua, mai arrendersi, mai piegarsi» (Alfredo Cospito, 2014).

FUOCO ALLE CARCERI!