Genova era in fiore – Una canzone per Alfredo
Riceviamo e diffondiamo:
Nei momenti di lotta più appassionata, i canti anarchici crescono nel
bosco come funghi e in questi giorni gira una canzone anonima sulla vita
e la vicenda recente di Alfredo Cospito. La musica è un prestito di
tante canzoni anarchiche, forse la musica più utilizzata in assoluto per
i canti anarchici.
Comparve per la prima volta nella canzone “Le ultime ore e la
decapitazione di Sante Caserio”, poi di nuovo ne “La condanna a morte di
Sacco e Vanzetti (il 23 agosto 1927)”, infine negli anni settanta nella
“Ballata di Franco Serantini” di Pino Masi. Lo spirito non vuole essere
drammatico, ma allegro, richiamando nella prima strofa “quella splendida
mattinata di maggio” con cui Alfredo rivendicò la gambizzazione di
Adinolfi nel processo di Genova.
Qui una versione “live” a Foligno:
Sarebbe un bel gesto se gli artisti decidessero di farla
propria, realizzandone loro versioni!
Di seguito il testo:
Lunedì 7 maggio
Genova era in fiore
Nei quartieri dei ricchi
Cantano le pistole
C’era Adinolfi accasciato là
Il nucleare non passerà
C’era Adinolfi chiamando mamma
Il nucleare non passerà
Maggio del ’22
Dieci anni di prigione
I boia dello Stato
Non scordano l’azione
Ai tribunali lui non va giù
Chiede Sparagna che non parli più
Ai tribunali lui non va giù
Chiede Sparagna che non parli più
Si agita il ministero
Cospito fa paura
Lo mandano in Sardegna
Moderna sepoltura
E’ la vendetta della D.N.A.A.
Che questa storia finisca qua
E’ la vendetta della D.N.A.A.
Che questa storia finisca qua
Cartabia è andata male
La lotta non si ferma
Per ogni prigioniero
A fuoco una caserma
E la risposta ve la diamo noi
Chi si fa male stavolta siete voi
E la risposta ve la diamo noi
Chi si fa male stavolta siete voi
Lunedì 7 maggio
Genova era in fiore
Nei quartieri dei ricchi
Cantano le pistole
C’era Adinolfi accasciato là
Il nucleare non passerà
Con Adinolfi non finisce qua
Il nucleare non passerà
Con Adinolfi non finisce qua
E l’anarchia trionferà