Nurkuntra – In solidarietà di Alfredo Cospito
Contro lo Stato e i suoi aguzzini
Come redazione di Nurkuntra, fin dalle prime pagine della sua esistenza,
ci siamo occupati di carcere, dello Stato come nemico strategico, e del
sistema capitalista che ne gestisce, con le sue scelte e le sue priorità, ogni
manovra ad esso funzionale, che si ripercuote su ogni tassello territoriale
e sociale. Lo Stato e il Capitale sono una cancrena diffusa su ogni maglia di
esistenza, e sul nostro Territorio, come su altri, pesa terribilmente la sua
potenza militare fatta di divise, basi e carceri. Proprio in questi giorni in
uno dei suoi carceri un compagno prigioniero, Alfredo Cospito, ha deciso
di abbandonare il suo corpo, con il rifiuto ad alimentarsi, come lotta
estrema contro la tortura del 41 bis; una scelta che ci riempie di rabbia
perché impotenti verso quelle mura che abbiamo davanti, quelle mura
che calpestano la nostra terra; verso quel cemento che ha sradicato i
nostri lecci e il nostro lentischio, e come una sfida e uno sfregio rinchiude
proletari, ribelli e combattenti, come Alfredo e come tanti altri. Ci turba la
nostra debolezza nei confronti di questo mostro, il non riuscire, in questo
momento, nemmeno a scalfire quelle mura e le sue catene che stringono
i polsi alla libertà, alla bellezza antiautoritaria, alla consapevolezza
egualitaria ed ecologista, e al vivere i territori con i propri principi
ancestrali. Nonostante questa debolezza, questa inquietudine, non ci
sentiamo arresi né sconfitti; ci da forza pensare al giorno in cui riusciremo
ad abbattere quelle mura con forza e determinazione; per ridare quella
terra ai nostri lecci e al nostro lentischio, per ricordare Diana Blefari e gli
altri, senza nome e senza storia, uccisi dalla tortura dello Stato; per tutti i
combattenti rinchiusi, per abbracciare Alfredo, Anna, Juan e Davidedhu, e
tottu su restu…
Nurkùntra