Saronno: Corteo contro la sorveglianza speciale e comunicato di solidarietà

Riceviamo e diffondiamo:

SABATO 9 LUGLIO CORTEO a SARONNO

Le richieste di sorveglianza speciale nei confronti di chi si batte contro questo mondo di sfruttamento si sono intensificate negli ultimi anni: Cagliari, Genova, La Spezia, Torino, Firenze, Rovereto, Bologna.

Dopo due anni dall’ultima richiesta, la procura di Busto Arsizio ci riprova ancora, richiedendo la sorveglianza speciale a un nostro compagno adducendo tra le motivazioni l’aver partecipato in maniera attiva alle mobilitazioni degli ultimi due anni, sia fuori dal carcere di San Vittore a Milano nel marzo 2020, in un periodo durante il quale ci sono state rivolte che hanno infiammato le carceri di mezza Italia, sia nelle piazze contro l’assoggettamento e i nuovi dispositivi di controllo.

Pur non avendo ancora in mano le carte, su cui ragioneremo in seguito con qualcosa di più approfondito, la richiesta della presunta pericolosità sociale si basa esclusivamente sulla partecipazione a queste piazze: nessun reato specifico contestato tanto meno passato in giudicato. Questa misura va a colpire quindi la nostra presenza negli scenari di contestazione che sono andati diffondendosi a macchia d’olio nel varesotto: a Busto Arsizio contro il green pass, a Solbiate Olona contro la base Nato, a Varese contro la guerra, a Castellanza contro gli scarichi inquinanti nell’Olona della Perstorp.

L’idea non è poi tanto peregrina: allontanare preventivamente i rivoluzionari dalle piazze che si sono create e che si creeranno, rompere i legami di solidarietà avvenuti tra le diverse anime che da diversi percorsi si sono intrecciate nella protesta, lanciare il monito che nessuno può permettersi di mettere in discussione l’ordine restando impunito. Che il clima sia soffocante lo testimonia, una volta di più, il regime di 41bis a cui è stato sottoposto da poche settimane Alfredo nel carcere di Sassari. E volgendo lo sguardo a ciò che accade vicino a noi come non parlare dell’intensificarsi della repressione preventiva delle manifestazioni di piazza: denunce, ma soprattutto fogli di via e daspo urbani, strumenti che ben conosciamo e il cui utilizzo è stato ormai diffuso a tutto il tessuto sociale.

L’attacco a uno/a è l’attacco a tutti e tutte, perché a essere attaccata, oltre al nostro compagno, è la possibilità stessa di lottare, nelle varie forme, contro la società in cui ci troviamo. È così per i lavoratori della logistica, è così per chi si batte contro la guerra, è così per chi si batte contro le grandi opere, è così per chi si batte contro le nocività. Ma senza lotta non solo non possiamo ottenere un mondo nuovo, ma nemmeno opporci al futuro di sfruttamento e devastazione che ci hanno apparecchiato.

Lottare è speciale, no alla sorveglianza, no alle misure repressive!

SABATO 9 LUGLIO, SARONNO, CORTEO! 

NEI PROSSIMI GIORNI USCIRÀ LOCANDINA UFFICIALE E TESTO DI INDIZIONE


Di seguito riportiamo il comunicato di solidarietà del Kinesis:

“Con più forza e più lontano colpiscono i servi del potere, più vacilla la scranna alla quale si avvinghiano terrorizzati dalla loro caduta”
(Anonimo Anomico)

La procura di Busto Arsizio ha notificato una richiesta di Sorveglianza Speciale ad un nostro amico e compagno.

Ma cos’è la Sorveglianza Speciale? Si tratta, in breve, di un insieme di forti restrizioni della libertà personale. Sono precluse alcune frequentazioni, può essere previsto il rientro notturno o l’obbligo di dimora in un comune, ogni spostamento deve essere comunicato e segnato sul documento del sorvegliato speciale che rimpiazza la carta d’identità. Inoltre, la sorveglianza speciale può essere potenzialmente reiterata all’infinito. Un provvedimento punitivo, utilizzato spesso dallo Stato per colpire persone che non riesce a reprimere con le modalità classiche (ad esempio con condanne per reati specifici). Quali sono perciò, i bersagli perfetti della Sorveglianza? Le persone ribelli, coloro che lottano e che magari in queste lotte si distinguono per altruismo, entusiasmo e caparbietà. Tutte qualità pericolose in tempi in cui il potere si preoccupa di ottenere obbedienza a qualunque costo e collaborazione 24h/24h per una quotidianità che ormai è diventata costantemente emergenziale.

In questi tempi difficili, di queste persone c’è sempre più bisogno ed è per questo che vogliamo affermare con chiarezza: chi è vittima di questi tentativi di repressione non verrà lasciato solo. In ogni lotta, in ogni strada, in ogni resistenza, sempre troveremo nuove compagne e nuovi compagni con cui cospirare (dal latino: respirare insieme) perché il vento delle lotte si trasformi nella tempesta del rivolgimento.

09/06/2022
Kinesis, Tradate

Mercoledì 15 giugno, ore 10.
Presidio al tribunale dove si dibatterà la richiesta di Sorveglianza Speciale.
Via Carlo Freguglia 1, Milano.
https://www.facebook.com/events/358533679710201/