Movimenti di truppe, venti di guerra

Riceviamo e diffondiamo:

 

I piani NATO in Europa

(“Junge Welt”, 12 febbraio 2022)

La NATO ha preparato lo stazionamento di nuovi “Gruppi di battaglia” nell’Europa sudest. Già da tanto tempo nel Mar Nero è disposta una “Presenza Avanzata Migliorata”, come già accaduto per prendere posto in Polonia e negli Stati baltici. Le spedizioni sono state compiute alla fine del 2021. Il più recente conflitto con la Russia adesso fornisce una conseguente legittimazione. Il fulcro delle attività della NATO nella regione è apertamente eseguìto nella Romania, dove la Francia vuole condurre un “Gruppo di battaglia” composto da 1.000 soldati. Sempre in Romania, la NATO ha disposto accanto alla “Brigata Multinazionale Sud-Est” un’unità rumena che dispone anche di commandos.

Al centro delle più recenti trattative, riguardo a una soluzione dei conflitti con la Russia, gli USA e la NATO inaspriscono le tensioni. Il presidente USA Biden ha nuovamente esortato i cittadini del suo paese ad abbandonare l’Ucraina. Alla questione postagli, se in caso di una invasione russa sia necessario inviare militari per evacuare cittadini Usa, Biden ha risposto con un “no”, affermando che “se americani e russi iniziano a combattersi, la situazione potrebbe rapidamente sfuggire ad ogni controllo. Nella guerra con la Russia si avrebbe a che fare con uno dei più grossi eserciti del mondo”. In proposito, già il ministero estero degli Usa ha espresso di “non essere nella condizione di evacuare cittadini Usa dall’Ucraina nel caso dovessero affrontare in quel paese truppe russe”.

Contemporaneamente l’aviazione Usa ha inviato in Europa diversi aerei bombardieri “B-52” e “F-15”. Quattro di quegli aerei hanno preso posto nella base britannica di Fairford. Sono aerei che possono lanciare anche bombe atomiche. In seguito allo scoppio del conflitto in Ucraina nel 2014, numerosi caccia-bombardieri Usa hanno preso posto non solo in quel paese: dall’escalation nel 2014 del conflitto in Ucraina, regolarmente bombardieri Usa “F-15” – già atterrati in Polonia – raggiungono quel paese.

Di nuovo, la NATO ha concretizzato i suoi piani riguardo all’estensione della presenza delle sue truppe nell’Europa est e sud. Allo stesso tempo la NATO procede a formare suoi gruppi come ha già praticato in Polonia e stazionato negli Stati baltici. La RFT conduce uno di questi gruppi a Rukla, città della Lituania. Una conferma formale delle decisioni è stata presa in questi giorni negli incontri dei ministri della difesa della NATO. Il blocco complica le trattative con la Russia che, inoltre, è penetrata dalla presenza della NATO nell’Europa dell’est e del sud. Nel frattempo proseguono su tutti i piani le trattative. Il ministero degli esteri Usa ha confermato di aspettare una risposta da Mosca riguardo alle recenti proposte di controllo dell’armamento in Europa … il cancelliere dell’Rft, il presidente della Francia Macron, nello stesso tempo, sono andati a Mosca dove si sono incontrati direttamente con Putin. Questi incontri sono un tentativo di procurarsi un proprio ruolo nelle trattative con Mosca.

In concreto:

gli Usa rafforzano le loro truppe nell’est dell’Europa a cominciare dall’Ucraina, mentre il segretario della NATO Stoltenberg assieme al capo dello Stato della Romania, Klaus Johannis, afferma che “…la Romania non è sola e che la presenza delle truppe NATO segnala l’unità dell’alleanza che lo stazionamento dei 1.000 soldati Usa rafforza l’unità transatlantica …”. Assieme alla Polonia anche la Slovacchia si è impegnata nell’alloggiamento di truppe militari. La Spagna, anch’essa parte della Nato, nei giorni scorsi ha inviato in Bulgaria, nella base aerea di Graf, quattro aerei-bombardieri, 130 soldati…