Restiamo umani – Cosa diventiamo accettando di scaricare ed esibire un certificato di libertà autorizzata?

Riceviamo e diffondiamo:

Trento – Il 1° febbraio sono scattate le nuove misure del governo con cui il lasciapassare verde diventa obbligatorio per l’accesso a negozi, uffici pubblici, banche e poste, e con cui partono le multe per gli over 50 che non si sono vaccinati. Un gruppo di compagne e compagni si è introdotto nelle poste centrali e ha steso uno striscione che recitava “Il Green Pass è profitto e controllo, non tutela della salute”. Mentre venivano distribuiti volantini ai presenti, e lo stesso testo veniva letto come intervento al megafono, venivano lanciati per tutto l’ufficio postale coriandoli “Boicotta il Green Pass”. Alla stazione dei treni, nell’ora di punta, si è librato nell’aria un grande striscione “Boicotta il Green Pass” legato con palloncini ad elio, mettendo a dura prova le capacità acrobatiche delle forze dell’ordine. Lo stesso volantino è stato distribuito lungo una breve tratta del treno regionale, con interventi al megafono e lancio di coriandoli.

Rovereto – Contestualmente, un’altra iniziativa di disturbo è stata organizzata alle poste centrali di Rovereto, creando una lunga fila con dei finti pacchi indirizzati a Mario Draghi e riportanti slogan contro il lasciapassare. A una compagna sprovvista di Green Pass è stata negata la possibilità di fare una banale spedizione; dal 1° febbraio, il sistema informatico delle poste impedirebbe tecnicamente – stando a quanto riferito dall’operatrice di sportello – di procedere con le operazioni se non viene scansionato il QR code del lasciapassare. È stato fatto un volantinaggio sia all’esterno che all’interno dell’ufficio, dove sono stati lanciati coriandoli e dove si sono lasciati i “pacchi” ad ingombrare lo spazio della posta.

E’ di fondamentale importanza reiterare e replicare qualsiasi azione che possa, in qualunque misura, intralciare la ripartenza della nuova normalità che ci vogliono imporre, fatta di carovita, sfratti e licenziamenti, rafforzati sfruttamento, digitalizzazione e controllo sociale.

Il Green Pass è qui per restare e per estendersi ad altri ambiti delle nostre vite.

Rifiutiamo di scaricarlo, chiederlo o esibirlo.

Disobbediamo e organizziamo forme di resistenza.

Boicottiamo il Green Pass!

Non perché ci lascia fuori, ma perché a quel prezzo non vogliamo entrare.