Genova: Rivendicazione dell’ attacco incendiario contro un traliccio dell’alta tensione

Nella notte della vigilia di natale, stufi del panorama posticcio della città pronta a festeggiare sulla slitta del capitalismo, abbiamo deciso di contribuire alle luminarie accendendo con qualche tanica di benzina un traliccio dell’alta tensione di proprietà di Terna. Il nostro regalino notturno è andato a buon fine illuminando il cielo grigio con qualche lampo abbagliante e alcuni tonfi sordi.

Non sappiamo ad oggi il reale danno causato ma sappiamo che forse Terna dovrà aggiungere alla sua infinita lista di manutenzione, migliorie e adeguamenti, che si accinge a compiere sui quasi 75000 km di reti italiane, anche il nostro traliccio di natale.

Ovviamente l’auspicio era, rimane e rimarrà quello di spegnere definitivamente il sistema di fornitura energetica, cuore pulsante di questo mondo malato fatto di consumo e opulenza, devastazione, guerre e morte.

Terna si inserisce di diritto in quella lista di colossi della fornitura energetica già citati nel nostro primo comunicato (Eni e Ansaldo nucleare) che raccontano la solita favoletta dell’energia pulita e della svolta ecologica sbandierando “un’azione per il clima” attuando piani di resilienza, ricerca, sviluppo e innovazione.

Non ci facciamo abbagliare dai lustrini di chi invece è chiaramente interessato all’ esclusivo guadagno sfrenato a discapito di territori, esseri viventi, aria e acqua, in funzione del mantenimento di un sistema che non guarda in faccia a nulla e nessuno.

Proprio per questo la notte del 24 dicembre abbiamo deciso di agire forti delle nostre idee. Non sarà la continua campagna anti- anarchica a farci arretrare; ci hanno ghigliottinato, ci hanno fucilato, ci hanno mandato al cofino, reclusi per anni in galera, sottoposti a sorveglianze speciali, sequestro di giornali e siti di controinformazione, ma nonostante ciò da quasi due secoli siamo ancora qui vivi e vegeti più che mai inebriati da una semplice formula: idea e azione.

L’esempio ai giorni nostri lo danno compagni come Francisco Solar, Alfredo Cospito, i 4 compagni bielorussi Igor Olivenich, Sergej Romanov, Dmitry Dubovsky e Dmitry Rezanovich prove concrete di etica anarchica. Siamo accompagnati dalle parole delle prigioniere e dei prigionieri anarchici, ispirati dalle azioni che compagni e compagne con determinazione e coraggio compiono in giro per il mondo, mettendosi in gioco, tentando e ritentando, con tutti i mezzi a loro disposizione, di inceppare sempre più questa macchina del dominio e dello sfruttamento che è la società odierna.

SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE A TUTTE E TUTTI I PRIGIONIERI ANARCHICI!
SOLIDARIETA’ AI FRATELLI E ALLE SORELLE IN SCIOPERO DELLA FAME!
SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI E ALLE COMPAGNE SOTTOPOSTE A SORVEGLIANZA SPECIALE!
MANDIAMO UN ABBRACCIO E UN SORRISO DI COMPLICITA’ A CHI E’ UCCEL DI BOSCO!
AI COMPAGNI E ALLE COMPAGNE CHE CI HANNO LASCIATO PREMATURAMENTE, I VOSTRI NOMI BRILLANO NELLE FIAMME CON CUI ATTACCHIAMO!
PER L’INTERNAZIONALE NERA!

ANARCHICI PER LA DISTRUZIONE DELL’ ESISTENTE

Fonte: Infernourbano