Annullate le misure dell’Operazione Sibilla + comunicato di Alfredo Cospito

Apprendiamo con gioia dell’annullamento di tutte le misure cautelari a carico delle anarchiche e anarchici colpiti dall”Operazione Sibilla. Di seguito il comunicato dei compagni spoletini e un testo di Alfredo Cospito, sfuggito alle maglie della censura carceraria:

 

                                  Operazione Sibilla: annullate tutte le misure cautelari

È giunta oggi la notizia che tutte le misure cautelari per l’operazione repressiva Sibilla dell’11 novembre, diretta in particolare contro il giornale anarchico “Vetriolo”, sono state annullate dal tribunale del riesame che si è tenuto il 14 dicembre. Dunque vengono meno gli obblighi di firma e di dimora per tre compagni, gli arresti domiciliari per Michele Fabiani e la custodia cautelare in carcere per Alfredo Cospito, che resta recluso per la condanna a 20 anni nel processo Scripta Manent.

Le motivazioni saranno note entro 45 giorni. Senza entrare nel merito della cartastraccia dei tribunali, sembra che la dicitura “annullamento” rappresenti la massima smentita possibile sul piano tecnico delle ipotesi accusatorie. In ogni caso, qualunque sarebbe stato il responso dei giudici, permane la nostra ferma perseveranza nella propaganda anarchica rivoluzionaria, nella solidarietà coi compagni imprigionati e nella difesa delle pubblicazioni anarchiche. La repressione non ci sorprende: sapevamo che le recenti condanne nel processo d’appello di Scripta Manent contro l’ultima edizione di “Croce Nera Anarchica” sarebbero state un infame precedente.

Ribadiamo la nostra solidarietà con Alfredo, che proprio questa inchiesta puntava a isolare e ammutolire. Un abbraccio ad Anna, Juan, Beppe, Davide e a tutti i prigionieri che non abbassano la testa.

Ci vediamo lunedì 20 dicembre dalle 18:00 al Circolaccio Anarchico in viale della repubblica 1/A a Spoleto per discutere dell’operazione repressiva e delle ragioni della nostra lotta.

 Anarchici a Spoleto
16 dicembre 2021

                                 

 

                                   Scritto di Alfredo Cospito in merito all’Operazione Sibilla

28 novembre 2021

Nella speranza riescano a passare la censura, butto su carta queste poche righe. Innanzitutto affetto e solidarietà alle compagne e compagni che sono stati coinvolti in questa ennesima pagliacciata repressiva. In particolar modo a Michele che si trova agli arresti domiciliari ed a tutte-i gli altri-e compagni-e di “Vetriolo”, e dei siti anarchici “Round Robin” e “Malacoda” che sono stati oscurati.
Rimando poi al mittente la “solidarietà” pelosa che formazioni democratiche e riformiste come “Potere al Popolo”, “Rifondazione Comunista” e “Partito Comunista Italiano” mi hanno indirettamente dato solidarizzando con gli inquisiti dell’operazione “Sibilla”. Non ho bisogno della vostra “solidarietà” perché sulla vostra democrazia sputo sopra, come sputo sopra la vostra costituzione. Non mi sono mai piaciuti i piagnistei sulla libertà d’opinione e quindi non mi soffermerò sul mancato rispetto della libertà di pensiero. Detto questo voglio ribadire che sono e siamo stati inquisiti non per delle parole in libertà, o qualche scritta sul muro, ma per quello che siamo: anarchiche e anarchici coerenti.
Quest’ennesima operazione repressiva va a colpire tra le altre cose un giornale anarchico e rivoluzionario come “Vetriolo” che in un periodo pregno di rivolte (e quindi di occasioni da non mancare) e di confusione ideologica ha continuato imperterrito a fomentare lotta di classe in un’ottica anarchica ed insurrezionale. Voglio per finire essere molto chiaro su un punto: la teoria se non è accompagnata dalla prassi è merda o poco più. Permettetemi di dire, con un minimo di orgoglio, che la mia vita (come la vita di ogni anarchico e anarchica degni di questo nome) è caratterizzata dal tentativo di far collimare teoria e azione.
Ai servi del Potere dico una cosa sola: potete tenermi in galera per il resto della vita ma rassegnatevi, non riuscirete a togliermi la coerenza ed il rispetto di me stesso, né tanto meno il piacere e la voglia di combattervi.

Sempre per l’Anarchia

                                                                                                                                                   Alfredo Cospito
prigioniero anarchico