La “scienza che accelera” (IBM), la telemedicina e gli OGM
La “scienza che accelera” (IBM), la telemedicina e gli OGM
Nei mesi scorsi – in Ingegneria genetica. Dalla cronaca alla storia, e viceversa e in Dai vaccini biotech alle terapie digitali – avanzavamo alcune ipotesi. La prima era che la “deroga temporanea” alle direttive UE sugli OGM per autorizzare lo sviluppo dei vaccini anti-Covid avrebbe avuto delle ricadute sull’agrifood. Facile profezia: qualche tempo dopo, la Francia ha reintrodotto l’uso dei pesticidi neo-nicotinoidi, precedentemente ritirati per i loro effetti deleteri sulle api (si può notare, en passant, che i pesticidi sono tra le cause principali di quelle malattie croniche che sono state e sono tutt’ora spesso un co-fattore nei decessi da Covid-19); qualche giorno fa, la Commissione europea ha autorizzato la commercializzazione per l’alimentazione umana e animale di dieci nuovi prodotti agricoli OGM.
L’altra ipotesi era che il passo avanti compiuto dalle tecnologie convergenti all’origine (anche) dei vaccini a m-RNA – intelligenza artificiale, bio-informatica, biotecnologie, nanotecnologie e biologia di sintesi – avrebbe accelerato il processo di digitalizzazione della Sanità e delle terapie (e più in generale della società). La direzione in cui stanno andando i finanziamenti del PNRR in ambito sanitario ne è un’ampia conferma; un’altra conferma è il fatto che sia i programmi di digitalizzazione dei servizi pubblici sia la app necessaria per il lasciapassare sanitario sono forniti da IBM. Se ieri ha predisposto le schede perforate che hanno reso così performante la macchina dello sterminio nazista, oggi il colosso statunitense ha un obiettivo ancora più ambizioso: la schedatura universale, il Pianeta smart.
Ecco qualche notizia di cronaca.
https://www.agrifoodtoday.it/innovazione/ogm-ue-mais-colza-cotone.html