Rovereto: #puòandareanchepeggio

#PUÒANDAREANCHEPEGGIO

Dopo un anno di Emergenza, non si può certo dire che vada tutto bene. Quando si vaccina nel pieno di un’epidemia, il minimo che può succedere è che si creino varianti del virus resistenti ai vaccini, col risultato… di dover ripetere la vaccinazione a vita. Lasciamo perdere cosa può accadere con vaccini apertamente sperimentali. Sperimentali in ben due sensi: come vaccini testati per un tempo brevissimo, e come vaccini che impiegano tecnologie genetiche assolutamente nuove. I continui morti e feriti (dei quali ci viene raccontata una piccolissima parte) sono solo l’inizio. Può andare, e sta già andando, molto peggio di così.

Lo scorso marzo, il virologo Geert Vanden Bossche (si noti bene, un ex-membro della GAVI, l’Alleanza Internazionale per i Vaccini) ha scritto una lettera aperta in cui paventava una sorta di “apocalisse vaccinale” per forme di Covid-19 potenziate da questi intrugli biotecnologici, ipotizzando addirittura la morte di miliardi di persone. È in buona compagnia: da più parti, negli ambienti della virologia, si ipotizza che saranno gli stessi vaccini a produrre delle “chimere genetiche”: non solo varianti resistenti a ogni profilassi, ma anche mutate in modi imprevedibili, e quindi potenzialmente più pericolose. Paranoie “complottiste”? Allarmismo da quattro soldi? Chissà.

Intanto, però, si segnalano nuovi e numerosi “casi” di Covid-19 in decine di Paesi del pianeta in seguito alla vaccinazione di massa… e spunta, ci dicono, una “variante delta” inattaccabile dai vaccini.

Intanto, però, il Covid ricompare anche dove non si vedeva da oltre un anno (come in Vietnam).

Intanto, però, nel “laboratorio del mondo” Israele – il primo grande Paese a vaccinare la maggioranza della popolazione – i decessi attribuiti al Covid sono raddoppiati in soli due mesi dall’inizio della campagna, l’età media delle vittime si è abbassata, mentre si contano centinaia di morti da vaccino e gli ospedali sono pieni di ricoverati per polmoniti atipiche.

Intanto, però, due Paesi in cui il Covid era scomparso o quasi – India e Brasile – hanno visto i decessi schizzare improvvisamente alle stelle dopo l’inizio delle vaccinazioni (cominciate in entrambi i casi lo scorso 16 gennaio 2021).

Intanto, però, solo nella seconda settimana di giugno, la Gran Bretagna ha visto decine di decessi attribuiti alla “variante indiana”: 42 morti, tra i quali… 19 vaccinati, dei quali ben 12 avevano completato tutto il ciclo vaccinale!

Intanto, però, è un segreto di Pulcinella che, mentre si decanta il “successo dei vaccini”, in questi mesi del 2021 qui in Italia ci sono più ricoverati e morti per Covid del 2020 nello stesso periodo dell’anno (se non bastassero le statistiche – sempre che ci si degni di esaminarle – ce lo dice chi lavora negli ospedali).

Cosa sta succedendo? Non lo sappiamo con certezza, probabilmente non lo sapremo mai, e chi davvero lo sa non ce lo verrà certo a raccontare.

Tuttavia, poniamo almeno una domanda:

È RESPONSABILE lasciarsi iniettare un preparato sperimentale di cui non si conoscono gli effetti, che non impedisce la trasmissione del virus, ma può renderci delle incubatrici di varianti più pericolose?

È davvero chi non si vaccina a mettere a repentaglio la salute altrui, oltre che la propria?

SCUOTIAMOCI DI DOSSO TUTTE LE SCIOCCHEZZE ASSASSINE CHE CI RACCONTANO: LA RESPONSABILITÀ NON È MAI STATA DALLA PARTE DELL’OBBEDIENZA, MA NELLA SFIDA AI POTENTI E AI LORO PROGETTI DI MORTE.

PRETENDIAMO le cure domiciliari precoci per il Covid!

AFFOSSIAMO la campagna militar-vaccinale!

Rovereto, giugno 2021

Collettivo salute e libertà

collettivosalutelibert@anche.no