Grecia: Rivendicazione dell’attacco incendiario contro l’ufficio del Servizio Finanziario Pubblico

Riceviamo e diffondiamo:

Rivendicazione dell’attacco incendiario contro l’ufficio del Servizio Finanziario Pubblico nell’area di Cholargos e indizione di un mese in solidarietà con gli anarchici Dimitris Chatzivasileiadis e Vaggelis Stathopoulos da parte della Banda di Diffusione della Fiamma (Atene, Grecia, 28.04.2021)

Da anarchici, crediamo di non aver bisogno di scrivere molto sulla scelta dell’obiettivo. Si tratta di strutture statali che contribuiscono al dissanguamento economico dei poveri, a cacciare le persone dalle loro abitazioni, o a condurre al suicidio e alla depressione. Azioni simili a questa sono state compiute da altre formazioni in passato.

Il 23 aprile due compagni anarchici, Dimitris Chatzivasileiadis e Vaggelis Stathopoulos, sono stati condannati dalla giustizia civile. Il primo, che si trova in clandestinità da un anno e mezzo, ha assunto la responsabilità per le armi da fuoco, per l’esproprio e per un’organizzazione di guerriglia: l’Autodifesa Rivoluzionaria. Il secondo è ostaggio dello Stato per il fatto di essere stato solidale quando Chatzivasileiadis chiese il suo aiuto a seguito del proprio ferimento verificatosi durante l’esproprio del casinò statale. La mafia giudiziaria ha condannato V. Stathopoulos a 19 anni di carcere e D. Chatzivasileiadis a 16 anni, quest’ultimo processato in contumacia.

Così, di riflesso, abbiamo scelto, deciso e colpito con animo incendiario quattro giorni dopo il processo, il 28 aprile, in segno di solidarietà con i compagni. Il nostro obiettivo era l’ufficio delle imposte dell’ΔΟΥ [Δημόσια Οικονομική Υπηρεσία, Servizio Finanziario Pubblico] di Cholargos [nell’area metropolitana ateniese], in via Venizelou, a pochi metri dalla casa dove sono state trovate le armi e altre prove riguardanti l’indagine sull’Organizzazione di Autodifesa Rivoluzionaria. Abbiamo dato per scontato che si dovesse agire immediatamente e fare il necessario per dare un segnale di fuoco ai nostri compagni, un sorriso di solidarietà.

Per quanto riguarda il processo-farsa, conosciamo molto bene gli accordi dei viscidi giudici con i maiali del ΔΑΕΕΒ [Servizio antiterrorismo, “Direzione per la risposta ai crimini speciali di violenza”, Διεύθυνση Αντιμετώπισης Ειδικών Εγκλημάτων Βίας]. È il tentativo di stroncare e incriminare un esemplare movimento di solidarietà pratica. Non ci interessano i giochetti legali dell’innocenza o della colpevolezza, ma è certamente un onore avere tra noi dei compagni impenitenti e clandestini. Sappiamo bene quanto li ferisca il fatto che un guerrigliero anarchico sia latitante e che la rabbia dei poliziotti e dello Stato non si fermerà imprigionando il compagno solidale. Siamo sicuri che nel breve futuro a causa della loro impotenza lo getteranno ai ruffiani, cioè tenteranno di arrestare Chatzivasileiadis o addirittura di ucciderlo in caso di combattimento-inseguimento.

È inconcepibile e immorale che quando un anarchico si trova nell’illegalità e un altro è condannato ad anni di carcerazione l’«ambiente anarchico» resti con le mani legate. Naturalmente l’apatia di quest’ultimo non è una novità. Certo, ultimamente la situazione è soffocante, con la sinistra che invade sempre più lo spazio degli anarchici, sviluppandosi nella palude interna dell’alternativismo e della competizione micro-politica che si riproduce. Per disfarsi del riformismo, l’unica soluzione è agire con ogni mezzo. Avendo sempre presente l’autocritica: poiché tutti facciamo errori e non parliamo da avanguardia. Allo stesso tempo, lo Stato investe finanziariamente e militarmente per la polizia (reclutamento, acquisto di veicoli) per la gestione della crisi. La mantiene pronta e la rilascia quando serve ad indurre paura. La paura si rompe solo quando viene rotto anche il monopolio della violenza mantenuto dallo Stato. Non abbiamo bisogno di seguire i colpi dello Stato per avere delle risposte e poi fermarci a riposare quando quest’ultimo apparentemente non sta facendo nulla. Serve agire aggressivamente a partire dalle nostre condizioni. In un’epoca di paura e di controllo su ogni cosa (dalla sfera pubblica alla pandemia), le azioni offensive ci offrono vita e respiro.

Perciò prendiamo l’iniziativa di indire per maggio un mese di azioni in solidarietà con l’anarchico latitante Dimitris Chatzivasileiadis e con l’anarchico, ostaggio dello Stato, Vaggelis Stathopoulos. Azioni di attacco ai politici, ai giudici, agli uffici di Néa Dimokratía, alle forze di polizia e a chiunque si possa pensare. Le azioni, naturalmente, non sono limitate agli attacchi incendiari, ma comprendono anche interventi, imbrattamenti, sabotaggi, ecc. Dedichiamo loro i colpi di attacco, dedichiamo loro un maggio incandescente.


P. S.: Non dimentichiamo i prigionieri-anarchici della rivolta in Cile che si trovano in sciopero della fame dal 22 marzo. Compagni, tanti saluti e segnali di fuoco.


SOLIDARIETÀ, FORZA E COERENZA A DIMITRIS CHATZIVASILEIADIS
LIBERTÀ PER VAGGELIS STATHOPOULOS
COSTRUIRE NUCLEI DI AZIONE DIRETTA

Banda di Diffusione della Fiamma [Συμμορία Διάχυσης της Φλόγας]

[A questo link il testo in greco: https://athens.indymedia.org/post/1612337/ | Per maggiori informazioni sulla sentenza del processo contro V. Stathopoulos e D. Chatzivasileiadis: https://malacoda.noblogs.org/post/2021/04/27/sentenza-del-processo-contro-vaggelis-stathopoulos-dimitris-chatzivasileiadis-e-d-m-atene-grecia-23-04-2021/ | Nota: I compagni in sciopero della fame nelle carceri in Cile hanno terminato la mobilitazione il 10 maggio, dopo 50 giorni].