Grecia: Testo dell’anarchico Giannis Michailidis sul processo che si terrà il 31 Maggio

Tratto da https://malacoda.noblogs.org/post/2021/05/22/testo-dellanarchico-giannis-michailidis-sul-processo-che-si-terra-il-31-maggio-grecia-maggio-2021/

Grecia: Testo dell’anarchico Giannis Michailidis sul processo che si terrà il 31 Maggio

Sedici mesi dopo i nostri arresti del 29 gennaio 2020, dopo tutta la propaganda mediatica che ne è seguita e il nostro isolamento in diverse carceri, il 31 maggio saremo sottoposti a processo al tribunale di Loukareos. Come anarchico mi oppongo a questa procedura perché rifiuto di essere giudicato dalla casta scelta dell’autorità giudiziaria. Ma ci troviamo di fronte ad una estesa accusa che imbastisce una narrazione in grado di distorcere gli eventi e che ha come scopo principale il prolungamento della nostra prigionia.

In breve, siamo stati accusati di “organizzazione criminale”, nonché di possesso e trasporto di armi pesanti (le compagne affrontano anche questa accusa, mentre fin dal primo momento ho dichiarato agli inquirenti che le armi trovate in borse chiuse nel sedile posteriore dove ero seduto erano mie), contraffazione, utilizzo di documenti falsi, resistenza a pubblici ufficiali e magistrati, insubordinazione. Inoltre, sono stato accusato anche della rapina alla Banca del Pireo a Erimanthia, in Acaia, della rapina–sequestro di un poliziotto a Salonicco e dell’evasione dal carcere rurale di Tirinto.

Da parte mia, nonostante il mio noto detestare il linguaggio noioso e subdolo della legge, ho l’obbligo di contrastare le accuse dei poliziotti in tribunale, di combattere i piani dello Stato miranti al prolungamento della carcerazione delle due compagne, così come la calunnia delle nostre relazioni. Perché attribuendoci specifici ruoli gerarchici in una “organizzazione criminale” l’accusa non solo è falsa, ma offende integralmente le nostre scelte, le nostre posizioni, e soprattutto le relazioni di solidarietà e uguaglianza che cerchiamo di coltivare. Un’accusa che si basa su nessuna prova visto che l’unico evento che ci collega tutti e tre è quello del nostro arresto, dato che né Konstantina né Dimitra sono in alcun modo collegate alle rapine e ai furti riportati negli atti dell’indagine. Per queste ragioni, la storia confezionata dalla polizia non resterà senza risposta.

Concludendo questo testo di aggiornamento, vorrei esprimere quanto le azioni di solidarietà intorno alla nostra vicenda mi scaldino il cuore.

La solidarietà è la nostra arma.

18 maggio 2021
Carcere di Malandrino
Giannis Michailidis