Sui vaccini biotecnologici e sull’opposizione mediaticamente modificata

Sui vaccini biotecnologici e sull’opposizione mediaticamente modificata

«L’attività dei biologi che, fino all’invenzione del DNA, trascurava la dialettica della natura a vantaggio della conoscenza frammentaria di quest’ultima, lasciava il mondo più o meno com’era. Per contro, dal momento in cui intraprende la modificazione di un solo organismo nei suoi laboratori, la biotecnologia comincia in realtà un esperimento su scala planetaria, cioè una cosa ben diversa da un esperimento».

«Il fondo della questione è che questi tecnici salariati che posano da scienziati per denunciare l’oscurantismo dei loro oppositori non sono più niente di simile, neanche nel senso restrittivo e specialistico del termine: in quanto discendenti degenerati degli scienziati dell’epoca borghese, sono essi stessi esempi della degradazione delle specie di cui sono gli artefici. Il precetto cristallizzato nella loro tecnica non è scientifico ma – logicamente, perché è una guerra quella che conducono – militare: si va avanti e poi si vedrà».

«La continuità che esiste tra l’agricoltura industriale e il suo perfezionamento biotecnologico è anche quella che porta naturalmente dalla medicina meccanicistica all’ingegneria genetica applicata all’essere umano. È dunque stupido voler distinguere, come fanno molti oppositori della disseminazione di organismi geneticamente modificati, eventuali applicazioni terapeutiche delle biotecnologie, che ci si guarderebbe dal disapprovare per non urtare l’opinione generale o perché si è convinti che esse rappresentino un progresso auspicabile».

Così scriveva, nel lontano 1999, l’Encyclopédie des Nuisances nelle sue Osservazioni sull’agricoltura geneticamente modificata e sulla degradazione delle specie. Nello stesso testo, tradotto e diffuso all’epoca nel quadro di una lotta internazionale contro tutte le forme di ingegneria genetica (non solo in agricoltura, quindi, ma anche in ambito terapeutico e riproduttivo), si possono leggere altre affermazioni di una sconcertante attualità:

«La società organizzata su scala mondiale vive ormai in un clima di stato d’emergenza che certamente riflette il suo stato reale ma che è anche l’atmosfera di catastrofe in cui essa ci deve far vivere per imporci le sue novità tecniche».

«La salvezza dell’umanità decretata dai genetisti è segnata fin dall’inizio dal sigillo della catastrofe».

«Ai proprietari e gestori della potenza tecnica poco importano questi fallimenti a ripetizione, questi crolli imprevisti […]. Infatti i danni sono solo per gli uomini e per la natura: per l’economia essi significano l’opportuna apertura di nuovi mercati».

Queste parole ci sembrano il più adeguato commento non solo alla sperimentazione di massa dei vaccini dell’ingegneria genetica, ma anche all’ignobile sciocchezzaio dell’ultimo periodo. Negli stessi giorni in cui diversi Paesi sospendevano “precauzionalmente” la somministrazione del vaccino di AstraZeneca (basato – piccolo dettaglio omesso dal “dibattito pubblico” – sulla tecnica del DNA ricombinante) per i numerosi casi di reazioni avverse e i primi decessi, la sinistra detta radicale era presente in alcune piazze europee con lo slogan “Vaccini bene comune” per contestare la pratica dei brevetti nonché la subordinazione delle “istituzioni pubbliche” nei confronti di “Big Pharma”. La sperimentazione di vaccini biotecnologici (approntati in dieci mesi…), va bene. Anzi: li vogliamo per tutti e subito. Il problema è solo ed esclusivamente il profitto delle multinazionali che li hanno prodotti e fatti approvare. Quanto alle “istituzioni pubbliche”, invece, che dire? Per l’OMS il vaccino è assolutamente sicuro e bisogna continuare (gli interessi in ballo sono talmente enormi, che non si afferma nemmeno un blando e diplomatico: “verificheremo”). Stessa la posizione iniziale dell’Agenzia Europea, che poi si trova costretta ad aprire una “inchiesta”. La nostrana Aifa passa, nel giro di ventiquattro ore, dalla dichiarazione di “ingiustificato allarme” alla decisione di sospendere la somministrazione di tutti i lotti del vaccino AstraZeneca, sospensione che nel frattempo hanno attuato 14 Stati (non la Gran Bretagna, ovviamente, le cui autorità non possono certo insinuare dubbi su di un prodotto made in UK ). I “casi sospetti” devono essere davvero molti se si è arrivati a queste sospensioni, con il rischio di incrinare la fiducia verso i vaccini “sicuri ed efficaci”. Solo in Spagna, le diverse cronache locali segnalano complessivamente almeno 900 anziani morti nelle case di cura dopo aver ricevuto la prima o la seconda dose di vaccino (senza contare i quasi tremila che, già vaccinati, sarebbero risultati ancora positivi al Covid-19). Il principale problema, per la sinistra detta radicale, è che tutto questo rafforza… i “deliri dei No Vax”. Insomma, nell’attuale ondata di oscurantismo scientista non si riesce nemmeno più ad affermare un timido “principio di precauzione”.

La nostra opposizione all’ingegneria genetica è netta e radicale. Non ha bisogno di sprofondare nei dettagli tecnici – molto spesso fuorvianti – né di appellarsi ad “evidenze scientifiche” sui potenziali “danni collaterali”. Detto ciò, non solo non manca la documentazione scientifica seria sui possibili effetti di questi vaccini nel medio-lungo periodo (che sono gli effetti più pericolosi, perché potenzialmente epigenetici, cioè trasmissibili per via ereditaria); ma anche i probabili danni immediati erano stati prontamente segnalati da diversi medici e scienziati. Ben prima di notizie come questa: «Gli esperti del Paul-Ehrlich-Institut [l’Istituto federale tedesco sui vaccini] vedono ora un accumulo impressionante di una forma speciale di trombosi venosa cerebrale molto rara (trombosi della vena del seno) in connessione con una carenza di piastrine del sangue (trombocitopenia) e sanguinamento in prossimità temporale alle vaccinazioni con il vaccino Astra-Zeneca» (da una nota dell’Ansa del 15 marzo).

 

Qui sotto potete trovare la traduzione dall’inglese di una “lettera aperta urgente” (https://doctors4covidethics.medium.com/urgent-open-letter-from-doctors-and-scientists-to-the-europeanedicines-agency-regarding-covid-19-f6e17c311595) che un gruppo di medici e scienziati aveva scritto all’EMA il 28 febbraio scorso. Sono medici e scienziati che non sembrano contrari alle biotecnologie e che non mettono in discussione la pratica dei test sugli animali, ma di cui apprezziamo il coraggio. Questa lettera dimostra che gli effetti dannosi registrati non erano solo prevedibili, ma anche previsti con notevole precisione quindici giorni prima che “esplodesse il caso”.

«Attendere di poter constatare gli effetti delle biotecnologie per giudicarle, come si aspetterebbe il risultato di un esperimento per pronunciarsi sulla validità di un’ipotesi, significa trascurare, tra l’altro, che siamo le cavie di quell’esperimento».

Ma per formulare un simile giudizio, dovremmo pure avere qualche idea ferma – non mediaticamente modificabile – sull’essere umano, sulla natura, sulla libertà.

 

Lettera aperta urgente di medici e scienziati all’Agenzia europea del farmaco in merito alle preoccupazioni sulla sicurezza del vaccino per COVID-19

Emer Cooke, direttore esecutivo, Agenzia europea per i medicinali, Amsterdam, Paesi Bassi

28 febbraio 2021

Egregi Signori / Signore,

ALL’URGENTE ATTENZIONE PERSONALE DI: EMER COOKE, DIRETTORE ESECUTIVO DELL’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI

In qualità di medici e scienziati, in linea di principio sosteniamo l’uso di nuovi interventi medici che siano opportunamente sviluppati e implementati, dopo aver ottenuto dal paziente il suo consenso informato. Questa posizione comprende i vaccini allo stesso modo delle terapie.

Notiamo che una vasta gamma di effetti collaterali viene segnalata a seguito della vaccinazione di individui più giovani precedentemente sani con i vaccini COVID-19 basati sul gene. Inoltre, ci sono state numerose notizie da parte dei media di tutto il mondo di case di cura colpite da COVID-19 a pochi giorni dalla vaccinazione dei residenti. Sebbene riconosciamo che questi eventi potrebbero essere stati, ognuno di essi, sfortunate coincidenze, siamo preoccupati che l’esame delle possibili cause di malattia o morte in queste circostanze sia stato e continui ad essere inadeguato, e specialmente quando siamo in assenza di esami post-mortem.

In particolare, ci chiediamo se le questioni cardine riguardanti la sicurezza dei vaccini siano state adeguatamente affrontate prima della loro approvazione da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA).

Con grande urgenza, chiediamo con la presente che l’EMA ci fornisca risposte ai seguenti problemi:

1. Dopo l’iniezione intramuscolare, ci si deve aspettare che i vaccini a base genica raggiungano il flusso sanguigno e si diffondano in tutto il corpo [1]. Chiediamo la prova che questa possibilità sia stata esclusa negli studi sperimentali pre-clinici sugli animali con tutti e tre i vaccini prima della loro approvazione per l’utilizzo sugli esseri umani da parte dell’EMA.

2. Se tale evidenza non è disponibile, ci si deve aspettare che i vaccini rimangano intrappolati nella circolazione e vengano assorbiti dalle cellule endoteliali. C’è motivo di supporre che ciò accadrà in particolare nei siti di flusso sanguigno lento, cioè nei piccoli vasi e capillari [2]. Chiediamo la prova che questa probabilità sia stata esclusa negli studi sperimentali pre-clinici sugli animali con tutti e tre i vaccini prima della loro approvazione per l’utilizzo sugli esseri umani da parte dell’EMA.

3. Se tale evidenza non è disponibile, ci si deve aspettare che durante l’espressione degli acidi nucleici dei vaccini, i peptidi derivati dalla proteina spike saranno presentati attraverso il percorso MHC I sulla superficie luminale delle cellule. Molti individui sani hanno linfociti CD8 che riconoscono tali peptidi, il che può essere dovuto a una precedente infezione da COVID, ma anche a reazioni crociate con altri tipi di Coronavirus [3; 4] [5]. Dobbiamo presumere che questi linfociti attaccheranno le rispettive cellule. Chiediamo la prova che questa probabilità sia stata esclusa negli studi sperimentali pre-clinici sugli animali con tutti e tre i vaccini prima della loro approvazione per l’utilizzo sugli esseri umani da parte dell’EMA.

4. Se tale evidenza non è disponibile, ci si deve aspettare che il danno endoteliale con conseguente innesco della coagulazione del sangue tramite l’attivazione piastrinica si verificherà in innumerevoli siti in tutto il corpo. Chiediamo la prova che questa probabilità sia stata esclusa negli studi sperimentali pre-clinici sugli animali con tutti e tre i vaccini prima della loro approvazione per l’utilizzo sugli esseri umani da parte dell’EMA.

5. Se tale prova non è disponibile, ci si deve aspettare che ciò comporterà un calo della conta piastrinica, la comparsa di D-dimeri nel sangue e una miriade di lesioni ischemiche in tutto il corpo, inclusi cervello, midollo spinale e cuore. Disturbi emorragici potrebbero verificarsi sulla scia di questo nuovo tipo di sindrome DIC [Coagulazione Intravascolare Disseminata], inclusi, tra le altre possibilità, sanguinamenti abbondanti e ictus emorragico. Chiediamo la prova che tutte queste possibilità siano state escluse negli studi sperimentali pre-clinici sugli animali con tutti e tre i vaccini prima della loro approvazione per l’utilizzo sugli esseri umani da parte dell’EMA.

6. La proteina spike SARS-CoV-2 si lega al recettore ACE2 sulle piastrine, il che si traduce nella loro attivazione [6]. La trombocitopenia è stata segnalata nei casi gravi di infezione da SARS-CoV-2 [7]. È stata segnalata la trombocitopenia anche in soggetti vaccinati [8]. Chiediamo la prova che il potenziale pericolo di attivazione piastrinica che porterebbe anche alla coagulazione intravascolare disseminata (DIC) sia stato escluso con tutti e tre i vaccini prima della loro approvazione per l’utilizzo sugli esseri umani da parte dell’EMA.

7. La diffusione in tutto il mondo di SARS-CoV-2 ha creato una pandemia di malattia associata a molti decessi. Tuttavia, al momento dell’esame per l’approvazione dei vaccini, i sistemi sanitari della maggior parte dei paesi non erano più sotto la minaccia imminente di essere sopraffatti perché una percentuale crescente del mondo era già stata infettata e il peggio della pandemia era già passato. Di conseguenza, chiediamo prove conclusive dell’esistenza di un’emergenza effettiva al momento in cui l’EMA ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio condizionale ai produttori di tutti e tre i vaccini, per giustificare la loro approvazione per l’uso negli esseri umani da parte dell’EMA, presumibilmente a causa di tale emergenza.

Qualora tutte queste prove non fossero disponibili, chiediamo che l’approvazione per l’uso dei vaccini a base genetica venga ritirata fino a quando tutte le questioni di cui sopra non saranno state adeguatamente affrontate dall’esercizio dell’accuratezza doverosa da parte dell’EMA.

Vi sono serie preoccupazioni, incluse ma non limitate a quelle delineate sopra, che l’approvazione dei vaccini per il COVID-19 da parte dell’EMA sia stata prematura e sconsiderata e che la somministrazione dei vaccini costituisse e costituisca tuttora “sperimentazione umana”, che è stata ed è ancora in violazione del codice di Norimberga.

Data l’urgenza della situazione, vi chiediamo di rispondere a questa email entro sette giorni e di affrontare in modo sostanziale tutte le nostre preoccupazioni. Se sceglierete di non ottemperare a questa ragionevole richiesta, renderemo pubblica questa lettera.

Questa email viene mandata a:

Charles Michel, Presidente del Consiglio d’Europa

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.

Medici e scienziati possono firmare la lettera aperta inviando un’e-mail con il loro nome, qualifiche, aree di competenza, paese ed eventuali affiliazioni che vorrebbero citare, a Doctors4CovidEthics@protonmail.com

• Riferimenti

[1] Hassett, K. J.; Benenato, K. E.; Jacquinet, E.; Lee, A.; Woods, A.; Yuzhakov, O.; Himansu, S.; Deterling, J.; Geilich, B. M.; Ketova, T.; Mihai, C.; Lynn, A.; McFadyen, I.; Moore, M. J.; Senn, J. J.; Stanton, M. G.; Almarsson, Ö.; Ciaramella, G. and Brito, L. A.(2019). Optimization of Lipid Nanoparticles for Intramuscular Administration of mRNA Vaccines, Molecular therapy. Nucleic acids 15: 1–11.

[2] Chen, Y. Y.; Syed, A. M.; MacMillan, P.; Rocheleau, J. V. and Chan, W. C. W.(2020). Flow Rate Affects Nanoparticle Uptake into Endothelial Cells, Advanced materials 32 : 1906274.

[3] Grifoni, A.; Weiskopf, D.; Ramirez, S. I.; Mateus, J.; Dan, J. M.; Moderbacher, C. R.; Rawlings, S. A.; Sutherland, A.; Premkumar, L.; Jadi, R. S. and et al.(2020). Targets of T Cell Responses to SARS-CoV-2 Coronavirus in Humans with COVID-19 Disease and Unexposed Individuals, Cell 181: 1489–1501.e15.

[4] Nelde, A.; Bilich, T.; Heitmann, J. S.; Maringer, Y.; Salih, H. R.; Roerden, M.; Lübke, M.; Bauer, J.; Rieth, J.; Wacker, M.; Peter, A.; Hörber, S.; Traenkle, B.; Kaiser, P. D.; Rothbauer, U.; Becker, M.; Junker, D.; Krause, G.; Strengert, M.; Schneiderhan-Marra, N.; Templin, M. F.; Joos, T. O.; Kowalewski, D. J.; Stos-Zweifel, V.; Fehr, M.; Rabsteyn, A.; Mirakaj, V.; Karbach, J.; Jäger, E.; Graf, M.; Gruber, L.-C.; Rachfalski, D.; Preuß, B.; Hagelstein, I.; Märklin, M.; Bakchoul, T.; Gouttefangeas, C.; Kohlbacher, O.; Klein, R.; Stevanović, S.; Rammensee, H.-G. and Walz, J. S.(2020). SARS-CoV-2-derived peptides define heterologous and COVID-19-induced T cell recognition, Nature immunology.

[5] Sekine, T.; Perez-Potti, A.; Rivera-Ballesteros, O.; Strålin, K.; Gorin, J.-B.; Olsson, A.; Llewellyn-Lacey, S.; Kamal, H.; Bogdanovic, G.; Muschiol, S. and et al.(2020). Robust T Cell Immunity in Convalescent Individuals with Asymptomatic or Mild COVID-19, Cell 183 : 158–168.e14.

[6] Zhang, S.; Liu, Y.; Wang, X.; Yang, L.; Li, H.; Wang, Y.; Liu, M.; Zhao, X.; Xie, Y.; Yang, Y.; Zhang, S.; Fan, Z.; Dong, J.; Yuan, Z.; Ding, Z.; Zhang, Y. and Hu, L.(2020). SARS-CoV-2 binds platelet ACE2 to enhance thrombosis in COVID-19, Journal of hematology & oncology 13: 120.

[7] Lippi, G.; Plebani, M. and Henry, B. M.(2020).Thrombocytopenia is associated with severe coronavirus disease 2019 (COVID-19) infections: A meta-analysis, Clin. Chim. Acta 506: 145–148.

[8] Grady, D. (2021). A Few Covid Vaccine Recipients Developed a Rare Blood Disorder, The New York Times, Feb. 8, 2021.

Cordiali saluti,

Professore Sucharit Bhakdi MD, Professore Emerito di Microbiologia Medica e Immunologia, Ex Presidente, Istituto di Microbiologia Medica e Igiene, Università Johannes Gutenberg di Mainz (Medico e scienziato) (Germania e Tailandia)

Dr Marco Chiesa MD FRCPsych, Consulente psichiatrico e Professore, Università College di Londra (Medico) (Regno Unito e Italia)

Dr C Stephen Frost BSc MBChB Specialista in Radiologia Diagnostica, Stoccolma, Svezia (Medico) (Regno Unito e Svezia)

Dott.ssa Margareta Griesz-Brisson MD PhD, Neurologa e Neurofisiologa (ha studiato Medicina a Friburgo, Germania, formazione specialistica in Neurologia presso la New York University, Fellowship in Neurofisiologia presso il Mount Sinai Medical Center, New York City; PhD in Farmacologia con interesse neurotossicologia di basso livello ed effetti dei fattori ambientali sulla salute del cervello), Direttore medico, The London Neurology and Pain Clinic (Medico e scienziato) (Germania e Regno Unito)

Professor Martin Haditsch MD PhD, specialista (Austria) in igiene e microbiologia, specialista (Germania) in microbiologia, virologia, epidemiologia/ malattie infettive, specialista (Austria) in malattie infettive e medicina tropicale, direttore medico, TravelMedCenter, Leonding, Austria, medico Direttore, Labor Hannover MVZ GmbH (Medico e scienziato) (Austria e Germania)

Professor Stefan Hockertz, Professore di Tossicologia e Farmacologia, Tossicologo registrato in Europa, Specialista in Immunologia e Immunotossicologia, CEO di tpi consult GmbH. (Scienziato) (Germania)

Dr Lissa Johnson, BSc BA (Media) MPsych (Clin) PhD, Psicologa clinica e psicologa comportamentale, Competenza nella psicologia sociale della tortura, atrocità, violenza collettiva e propaganda della paura, Ex membro del gruppo consultivo di interesse pubblico della Australian Psychological Society (Psicologo clinico e scienziato comportamentale) (Australia)

Professor Ulrike Kämmerer PhD, Professore associato di Immunologia riproduttiva sperimentale e Biologia dei tumori presso il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, Ospedale universitario di Würzburg, Germania, Virologo molecolare addestrato (Diploma, Tesi di dottorato) e Immunologo (Abilitazione), Rimane impegnato in un laboratorio di ricerca attiva (biologia molecolare, biologia cellulare) (Scienziato) (Germania)

Professore Associato Michael Palmer MD, Dipartimento di Chimica (ha studiato Medicina e Microbiologia Medica in Germania, ha insegnato Biochimica dal 2001 nell’attuale università in Canada; focus su farmacologia, metabolismo, membrane biologiche, programmazione di computer; ricerca sperimentale focalizzata su tossine batteriche e antibiotici Daptomicina); ha scritto un libro di testo sulla farmacologia biochimica, Università di Waterloo, Ontario, Canada (medico e scienziato) (Canada e Germania)

Professoressa Karina Reiss PhD, Professore di Biochimica, Università Cristiana Albrecht di Kiel, Competenza in Biologia Cellulare, Biochimica (Scienziato) (Germania)

Professore Andreas Sönnichsen MD, Professore di Medicina Generale e Medicina di Famiglia, Dipartimento di Medicina Generale e Medicina di Famiglia, Centro di Salute Pubblica, Università di Medicina di Vienna, Vienna (Medico) (Austria)

Dr Michael Yeadon BSc (Joint Honours in Biochemistry and Toxicology) PhD (Pharmacology), Ex Vice Presidente e Direttore scientifico in Allergie e Respirazione, Pfizer Global R&D; Co-fondatore e CEO, Ziarco Pharma Ltd .; Consulente indipendente (scienziato) (Regno Unito)