Intendono distruggere la memoria! Urgente solidarietà internazionale con il compagno rivoluzionario Dimitris Koufondinas

«L’organizzazione rivoluzionaria 17 Novembre non esiste più. Toccava a me, di quell’organizzazione, parlare, riempire il vuoto del silenzio. In questa lunga lotta non importa se si cade, importa trovare un’altra mano per poter continuare. Le strade cambiano, i tempi cambiano, i modi cambiano, ma lo scopo è lo stesso» – Dimitris Koufondinas

Il 22 dicembre 2020 il rivoluzionario imprigionato Dimitiris Koufondinas è stato prelevato dalla sua cella e trasferito dai sotterranei del carcere di Korydallos, dove era detenuto, al carcere di Domokos. L’8 gennaio ha iniziato uno sciopero della fame esigendo di il ritorno a Korydallos, dove avrebbe dovuto essere secondo una legge che il governo ha adottato. In solidarietà, anche gli anarchici imprigionati Nikos Maziotis e Giannis Dimitrakis sono in sciopero della fame dal 16 gennaio. Altri prigionieri, Vaggelis Stathopoulos e Polikarpos Georgiadis, hanno fatto uno sciopero della fame della durata di cinque giorni. Sono già passati 26 giorni da quando Dimitris Koufondinas ha iniziato lo sciopero e la salute del nostro compagno è peggiorata notevolmente a causa del fatto che non è la prima volta che affronta uno sciopero della fame. È stato portato in ospedale e posto in isolamento totale. È ovvio che lo Stato greco non ha nessuna intenzione di cambiare la propria decisione, imponendo passivamente una condanna a morte non ufficiale. Dall’inizio di questo sciopero della fame molte persone hanno mostrato il loro sostegno. Quella che segue è una serie di azioni pubbliche che sono avvenute da quando il nostro Koufondinas è in sciopero della fame.

— Intervento presso l’Associazione degli Avvocati ad Atene.
— Intervento fuori dalla casa di Arios Pagos (Corte Suprema di Cassazione).
— Intervento presso l’ufficio dell’avvocato, membro del Consiglio Centrale Scientifico Penitenziario e stretto collaboratore della Segreteria Generale della Polizia Anticrimine, che è uno dei principali responsabili del trasferimento di Koufontinas.
— Molti compagni che stanno a fianco di Koufontinas hanno occupato gli uffici del partito al governo (Néa Dimokratía) e in seguito interrotto una conferenza del Ministro della Protezioni dei Cittadini (corrispettivo del ministro per l’ordine pubblico) a Patrasso.

Durante tutto questo tempo, quasi ogni giorno, sono state fatte scritte murali, affissi striscioni in ogni angolo delle città e scritti testi a sostegno della lotta di Koufondinas. Si sono verificati molti attacchi contro molteplici obiettivi (banche, entità capitaliste, politici, ecc.). Due giorni di azione hanno già avuto luogo in varie città della Grecia, dove la polizia ha attaccato violentemente per fermare qualsiasi movimento di solidarietà con Koufondinas.

Nel mezzo della pandemia, la repressione dello Stato sta evolvendosi nella forma più sfrenata e regolare che abbiamo sperimentato negli ultimi anni. Sulla base di quanto detto e del fatto che la salute del nostro compagno è in pericolo a causa dello sciopero della fame, è imperativo che ogni uomo e donna in lotta sia informato e stia accanto a Koufondinas, perciò auspichiamo che la voce solidale con Dimitris Koufondinas raggiunga ogni angolo del mondo.

Compagni greci coinvolti nel movimento di solidarietà per Koufontinas

 

Testo dei Compagni anarchici internazionali in solidarietà

Dall’8 gennaio 2021 Dimitris Koufondinas, rivoluzionario imprigionato in Grecia, è in sciopero della fame per protestare contro il trasferimento nel carcere di Domokos, un moderno inferno ad alta sicurezza che è un cimitero per i reclusi incontrollabili del sistema carcerario greco. Anche in base ai criteri dello Stato greco avrebbe dovuto essere rimandato al carcere di Korydallos ad Atene. Dimitris Koufondinas è imprigionato dal 2002, essendo stato condannato per appartenenza all’organizzazione rivoluzionaria 17 Novembre e per le azioni compiute mentre ne era membro.

Anche se non siamo d’accordo con la concezione teorica dell’organizzazione, riteniamo che sia importante dare un quadro generale dell’organizzazione, che ha condotto una campagna di guerriglia urbana durata oltre 27 anni, con rapine a mano armata, uccisioni e attacchi dinamitardi contro lo Stato greco, le banche, gli affaristi, prendendo di mira anche gli interessi americani, turchi e britannici in Grecia, ad esempio con l’uccisione di Richard Welch, un capo della CIA, e di Stephen Saunders, un funzionario militare inglese. Altre azioni significative sono state:

— Undici espropri per un totale di 3,5 milioni di dollari.
— L’uccisione di Pantelis Petrou, il vice-direttore della polizia antisommossa (MAT).
— L’uccisione del vice-capo del Gruppo congiunto di sostegno militare degli Stati Uniti alla Grecia, George Tsantes.
— L’uccisione di Nikos Momferatos, editore di alcune testate giornalistiche di destra. Il testo lasciato vicino al suo corpo accusava Momferatos di collegamenti con la CIA, affermando che la Grecia «è rimasta un regime fantoccio nelle mani degli imperialisti americani e dell’establishment economico».
— Il ferimento di Dimitris Angelopoulos, uno dei principali industriali greci, in quanto lui e altri esponenti della «classe della grande borghesia» greca stavano spolpando la Grecia a spese dei lavoratori.
— L’uccisione più significativa in relazione al presente fu quella del deputato di Néa Dimokratía Pavlos Bakoyannis nel settembre 1989. Si tratta del padre di Kostas Bakoyannis, l’attuale sindaco di Atene, che è anche figlio di Dora Bakoyannis, sorella dell’attuale primo ministro Kyriakos Mitsotakis.
— Altre uccisioni furono quelle del capitano della marina americana William Nordeen, funzionario militare addetto alla difesa degli USA, il cui veicolo fu distrutto da un’autobomba a pochi metri dalla sua residenza, e quella del sergente dell’aeronautica americana Ronald O. Stewart, che fu ucciso da una bomba fatta esplodere fuori dal suo appartamento. Furono colpiti anche Çetin Görgü, addetto stampa turco, ucciso nella sua auto, e Ömer Haluk Sipahioğlu, un consigliere dell’ambasciata turca, ucciso in una strada di Atene. Il proprietario di navi e cantieri Constantinos Peratikos fu colpito mentre usciva dal proprio ufficio.
— Nel 1985 l’organizzazione fece esplodere il suo primo ordigno contro un autobus pieno di poliziotti in assetto antisommossa; un lungo cavo fu impiegato per far esplodere una carica composta di esplosivi da cava rubati, che detonando uccise un poliziotto.
— La 17N colpì quattro uffici delle imposte con altrettanti ordigni.
— Nel dicembre 1989, la 17N sottrasse 114 razzi anticarro in disuso da un deposito militare greco a Sykourion (Larissa). Tra il 1990 e il 1999, il 17N ha condotto 24 attacchi con razzi, tutti mirati a delle strutture (tranne tre diretti a persone). Nel novembre 1990 fallì un attacco con razzi contro la limousine blindata dell’armatore Vardis Vardinogiannis. Successivamente un attacco con razzi ebbe luogo contro un edificio della British Petroleum. Nel maggio 1991 un attacco con razzi avvenne contro gli uffici della Siemens. Nel dicembre 1991 un attacco simile contro la Viohalco, una compagnia industriale greca. Nel 1991, la 17N lanciò un razzo contro un autobus della polizia antisommossa, uccidendo un agente e ferendone 14. Nel maggio 1994 ci fu un attacco con razzi contro un edificio dell’IBM. Nel marzo 1995 due razzi contro Mega Channel. Venne impiegato un altro razzo per attaccare una filiale della statunitense Citibank ad Atene; l’attacco causò danni ma nessun ferito, poiché il razzo non esplose. Quest’ultimo fu sparato con un comando a distanza da un veicolo parcheggiato fuori dalla banca in via Drossopoulou, nell’area di Kypseli.
— Il 29 giugno 2002 le autorità greche hanno arrestato Savvas Xiros, ferito dopo un fallito attacco alla compagnia di traghetti Minoan Flying Dolphins al Pireo. La perquisizione di Xiros e l’interrogatorio [effettuato mentre era semi-incosciente, ferito e stordito da forti dosi medicinali] hanno portato alla scoperta di due abitazioni e all’arresto di altre sei persone, compresi due fratelli di Savvas. Un ex studente di matematica di 58 anni che viveva in clandestinità dal 1971, Alexandros Giotopoulos, fu identificato dalle forze di polizia come un dirigente dell’organizzazione e arrestato il 17 luglio 2002 sull’isola di Lipsi. Il 5 settembre, Dimitris Koufodinas, identificato [dalle forze di polizia] come principale artefice delle operazioni del gruppo, si è consegnato alle autorità.

I compagni greci ci riferiscono che a causa dell’età (68 anni) la sua salute è peggiorata gravemente, che perde e riprende coscienza, che molto probabilmente morirà o cadrà in coma. Presto sarà mandato in una struttura ospedaliera dove le persone vengono condotte a morire.

Assieme ai nostri compagni greci, vediamo nel palese tentativo dello Stato greco di isolare e non trasferire Koufondinas al carcere di Korydallos l’annientamento di un rivoluzionario, contro cui intendono vendicarsi a causa dell’uccisione di Pavlos Bakoyannis da parte della 17N. A questo si aggiunge l’attacco alla memoria della «lotta armata» non solo contro lo Stato greco, ma contro tutti i sistemi di potere sul piano internazionale, così da cancellare la memoria di coloro che osano ricorrere alla violenza rivoluzionaria contro di loro, come hanno tentato nei confronti di tanti gruppi rivoluzionari nel passato. Non è una coincidenza che dopo la crisi economica e con la pandemia attualmente in corso, i controllori delle nostre vite stiano cercando di azzerare le rotture che continuano a verificarsi, per imporre al mondo un nuovo apparato ancor più repressivo. Vogliono distruggere la memoria del fatto che la violenza abbia rappresentato per loro una minaccia. Cercando anche oggi di porre una divisione tra quanti sarebbero «violenti» e «non violenti».

Ora più che mai abbiamo bisogno di agire a livello internazionale, di non lasciarci isolare a vicenda. Non lasciare che cerchino di distruggere la nostra memoria, perché ci sia una continuità!

Dalla più piccola scintilla può nascere una tempesta che non sarà mai fermata!

Dimitris Koufontinas, il conflitto continuerà! Forza ai compagni anarchici Nikos Maziotis e Giannis Dimitrakis, anch’essi in sciopero della fame!

Compagni anarchici internazionali in solidarietà

[Testi pubblicati in inglese su actforfree.nostate.net e tradotti da malacoda.noblogs.org].

 


 

They Try To Destroy The Memory! Urgent International Solidarity Needed for Revolutionary Comrade Dimititris Koufondinas

“The revolutionary organization of November 17 no longer exists. It was up to me from that organization to speak, to fill the gap of silence. In this long struggle, it does not matter if you fall, but to find another hand to continue. Roads change, times change, ways change, but the purpose is the same” – Dimitris Koufondinas

On 22nd December 2020 revolutionary prisoner Dimitiris Koufondinas was abducted from his cell and transported from the basement of Korydallos prison, where he was held, to the prison of Domokos. On 8th January he started a hunger strike in order to return to Korydallos prison where he was supposed to be, according to a law that the government had implemented. In solidarity anarchist prisoners Nikos Maziotis and Giannis Dimitrakis have also been on hunger strike from 16/1. Other prisoners Vaggelis Stathopoulos, Polikarpos Georgiadis went on hunger strike for 5 days. Already 26 days have passed since he started the hunger strike and our comrade’s health has deteriorated significantly due to the fact that it is not the first time he has done a hunger strike. He has been taken to hospital and has been put in total isolation. It is obvious that the Greek state has no intention of changing their decision thus passively enforcing an unofficial death sentence. From the beginning of this hunger strike many people have shown their support.

What follows is a series of public actions that have occurred since our Koufondinas has been on hunger strike.

– Intervention at the Lawyers Association of Athens.
– Intervention outside the house of Arios Pagos (Supreme Court of Cassation)
– An interference was made at the office of lawyer and member of the Central Scientific Prison Council and close partner of General Secetary of Anti-Crime Policy, who is one of the main people responsible for Koufontinas’ transfer.
– Many comrades who stand next to Koufontinas occupied the ruling party’s offices (Nea Demokratia, New Democracy) and after stopped the meeting of the Greek Minster of Civil Protection in Patras.

During all this time, almost every day, people write wall slogans on walls, hang banners of every corner and even write texts for Koufondinas struggle. Many attacks on multiple targets (banks, capitalist entities, politicians etc) have taken place. Two days of action have already taken place so far in various cities of Greece, where police violently attacked them in order to stop any movement of solidarity with Koufondinas.

In the midst of the pandemic, the repression of the State is evolving into the wildest and most regular form we have experienced in recent years. Based on the above and that the health of our comrade is in danger due to his hunger strike, it’s imperative for every struggling man and woman to be informed and stand next to Koufondinas, we hope the voice of solidarity to Dimitris Koufondinas will reach every corner of the world.

Greek comrades involved in the solidarity movement for Koufondinas

 

Text by International Anarchist Comrades in Solidarity

Since the 8th January Dimitris Koufondinas imprisoned revolutionary in Greece has been on hunger strike in protest at being transferred to Domokos prison, a modern high security hellhole which is a graveyard for the uncontrollable prisoners in the Greek prison system. Even by the Greek state’s standards he should have been sent back to Korydallos prison in Athens. He has been imprisoned since 2002, being convicted for membership and actions while as a member of former revolutionary organisation 17 November.

Even though we do not agree with the theoretical stance of the former group, we feel it is important to give a background on the organisation which conducted an urban guerrilla campaign spanning over 27 years, of armed robberies, assassinations, and bombing attacks against the Greek state, banks, business, even targeting American, Turkish and British interests in Greece which included the shooting of Richard Welch, a CIA chief and Stephen Saunders, a British military attache. Other actions of significance include:

– 11 expropriations totaling $3.5 million.
– Assassination of Pantelis Petrou, the deputy director of the riot police (MAT)
– Killing of deputy chief of the Joint United States Military Aid Group to Greece George Tsantes.
– Assassination of right-wing newspaper publisher Nikos Momferatos. The proclamation left near his body accused Momferatos of CIA connections and that Greece “remained a puppet regime in the hands of the American imperialists and the economic establishment.”
– Shooting of Dimitris Angelopoulos, one of Greece’s leading industrialists, charging that he and other members of Greece’s “lumpen big bourgeoisie class” were plundering Greece at the expense of workers.
– The most significant assassination in relation to the present was of New Democracy member of parliament Pavlos Bakoyannis in September 1989, the father of Kostas Bakoyannis, the now Mayor of Athens, who is also the son of Dora Bakoyannis, the sister of the now prime minister Kyrias Mitsotakis.
– Other assassinations included the US Navy Captain William Nordeen, the U.S. defense attache, whose car was destroyed by a car bomb a few meters from his residence and U.S. Air Force Sergeant Ronald O. Stewart, who was killed by a remotely-detonated bomb outside his apartment. Çetin Görgü, the Turkish press attaché, was shot in his car and Ömer Haluk Sipahioğlu, a Turkish embassy counselor, was shot on an Athens street. Ship and shipyard owner Constantinos Peratikos was shot leaving his office.
– In 1985 the group exploded its first bomb targeting a bus full of riot police; a long cable was used to detonate explosives made of stolen quarrying explosives, which killed one.
– 17N bombed four tax offices in its first low-level attack against property.
– In December 1989, 17N stole 114 obsolete anti-tank rockets from a Greek military depot in Sykourion of Larissa. Between 1990 and 1999, 17N conducted 24 rocket attacks, all but three of them aimed at property rather than human targets. In November 1990, a rocket attack against the armored limousine of shipowner Vardis Vardinogiannis failed. A rocket attack took place on a building of BP. In May 1991 a rocket attack against Siemens offices. In December 1991 rocket attack against Viohalco, a Greek heavy industry corporation. In 1991, 17 N rocketed also a riot police bus, killing one officer and wounding 14. In May 1994 a rocket attack took place against an IBM building. In March 1995 two rockets against Mega Channel. The group used another rocket to attack a downtown branch of the American Citibank, which caused damage but no injuries, as the warhead did not explode. The rocket was fired by remote control from a private car parked outside the bank on Drossopoulou street in the downtown district of Kypseli.
– On 29 June 2002 Greek authorities captured an injured Savvas Xiros, following a failed bombing attempt on the Minoan Flying Dolphins ferry company in Piraeus. A search of Xiros’ person and interrogation led to the discovery of two safe houses and to the arrests of six more suspects, including two brothers of Savvas. A 58-year-old former mathematics student living underground since 1971, Alexandros Giotopoulos, was identified as the group leader and was arrested on 17 July 2002 on the island of Lipsi. On 5 September, Dimitris Koufondinas, identified as the group’s chief of operations, surrendered to the authorities.

We have been told by our Greek comrades that because of his age (68) his health has deteriorated badly, that he is passing in and out of consciousness, that he is most likely either to die or fall into a coma. Soon he will be sent to special hospital where people go to die.

Along with our Greek comrades we see the blatant attempt the Greek state to isolate and to not transfer Koufondinas to Korydallos prison as an extermination of a revolutionary they have a vendetta against because of the 17N assassination of Pavlos Bakayannis. Added to this is the attack upon the memory of the ‘armed struggle’ against not only the Greek state, but all systems of power internationally, to erase the memory of those who dare to use revolutionary violence against them, as they have attempted against so many revolutionary groups in the past. It is not a coincidence that after ‘economic crisis’ and now the occurring ‘pandemic’ that globally the controllers of our lives are trying to reset the ruptures that keep occurring, to inflict a new more repressive machine upon the world. They want to destroy the memory that violence was ever a threat to them. How they try to divide even now between those who are the ‘violent’ and the ‘non-violent.’

Now more than ever we need to act internationally, to not let each other be isolated. To not let them try to destroy our memory, for there to be continuation!

From the smallest spark can come a storm that will never be stopped!

Dimitris Koufondinas! The conflict will continue! Strength to the anarchist comrades also on hunger strike G. Dimitrakis, N. Maziotis!

International Anarchist Comrades in Solidarity

 

[Taken from actforfree.nostate.net].