Sostegno economico alla Cassa di solidarietà per i combattenti imprigionati e perseguiti (Grecia, dicembre 2020)
Sostegno economico alla Cassa di solidarietà per i combattenti imprigionati e perseguiti (Grecia, dicembre 2020)
Compagni e compagne in Grecia e all’estero, nel marzo del 2020 la Cassa di solidarietà per i combattenti imprigionati e perseguiti ha lanciato un appello internazionale per il sostegno economico della Cassa stessa. Durante un periodo di restrizioni generalizzate, di sgomberi degli spazi e di divieto generale delle attività pubbliche, la Cassa di solidarietà era oggettivamente impossibilitata a portare avanti le proprie iniziative già previste. I concerti, i festival, le rassegne annuali di pubblicazioni e iniziative simili che costituiscono la principale fonte di raccolta delle risorse a sostegno dei compagni erano state cancellate o rinviate. Ancora una volta ci siamo trovati di fronte alla possibilità di dover ridurre ulteriormente il sostegno economico mensile ai 25 compagni imprigionati sostenuti dalla Cassa di solidarietà, come già accaduto in passato. I soldi che avevamo raccolto erano appena sufficienti a coprire le spese per un mese. Per di più, siamo riusciti ad evitare la peggiore delle possibilità, quella in cui avremmo dovuto tagliare completamente il sostegno economico ai prigionieri a causa delle nostre risorse estremamente limitate.
Eppure, contro questo pericolo incombente, e dopo il nostro messaggio rivolto ai compagni in lotta, abbiamo ricevuto una risposta di forza che ancora una volta dimostra, nella pratica, che la solidarietà è la nostra arma. Decine di individui e di collettivi provenienti dalla Grecia e dall’Europa hanno contattato la Cassa di solidarietà per fornire sostegno materiale, morale e politico ai prigionieri. Questa risposta ha dato alla Cassa la possibilità di assicurare le spese necessarie per i compagni imprigionati durante tutta l’estate del 2020. Senza il contributo di questi individui e collettivi, in questo periodo di generali difficoltà economiche, le nostre attività sarebbero state a lungo interrotte. Ad ogni modo – a parte le questioni economiche –, il continuo sostegno alla Cassa di solidarietà e ai prigionieri costituisce una risposta importante e ottimistica contro l’attacco generalizzato delle forze dello Stato e del capitale agli oppressi, agli operai, ai migranti, ai detenuti, alle persone che partecipano alle lotte sociali.
Durante la stagione estiva – e a seguito della revoca delle misure di lockdown generalizzato – la Cassa di solidarietà ha organizzato una serie di fiere dell’editoria, mentre altre strutture sociali, individui e collettivi hanno organizzato diversi eventi le cui entrate sono state devolute alla Cassa. In questo modo la Cassa di solidarietà è riuscita a trovare le risorse per sostenere i prigionieri fino alla fine dell’anno. Tuttavia, la situazione che stiamo affrontando oggi sembra essere ancora una volta sfavorevole come lo è stata quella in primavera. Le nuove misure restrittive e di confinamento imposte di recente hanno messo la Cassa di solidarietà di nuovo in una situazione di stallo e, conseguentemente, l’hanno resa incapace di svolgere le sue attività pubbliche e di ospitare le iniziative previste.
Per tale motivo, trovare risorse per continuare a sostenere i prigionieri probabilmente sarà ancora una volta estremamente difficoltoso. Di fronte a questa prospettiva, la Cassa di solidarietà ha deciso di lanciare un ulteriore invito al sostegno, invito diretto a coloro che già si sono mossi in questo senso e a tutti coloro che sono stati al suo fianco nel corso dell’ultimo decennio. Riteniamo che il contributo ricevuto nei mesi precedenti, di cui abbiamo appena detto, sia anche consistito (oltre al sostegno finanziario, decisivo in termini di esistenza ed operatività) nella realizzazione di un nostro costante obiettivo: riuscire a stabilire un contatto ancora maggiore con ampie porzioni del movimento anarchico e radicale, di cui siamo una piccola parte. Con questo secondo appello pubblico esprimiamo il nostro desiderio che questo contatto cresca in un rapporto più stabile e significativo. Riteniamo che questa esigenza non riguardi solo le questioni economiche che ci troviamo ad affrontare. La questione della sopravvivenza e della continuità della Cassa di solidarietà, una struttura di solidarietà politica concreta, sarà un altro piccolo ma importante messaggio di resistenza e di unità contro le violente forze del potere e alla barbarie capitalista che intende mostrare spietatamente che ci sta schiacciando. Fino alla completa demolizione di ogni singola prigione, ci troveremo materialmente, moralmente e politicamente a fianco dei combattenti imprigionati.
Per il sostegno economico della Cassa, così come per gli ordini della nuova agenda per il 2021, che è stata appena pubblicata, contattate la seguente e-mail: tameio@espiv.net
Sosteniamo i rivoluzionari imprigionati materialmente, moralmente, politicamente.
Cassa di solidarietà per i combattenti imprigionati e perseguiti
[Su “Athens Indymedia” i testi in greco, inglese e tedesco. A questo link il sito internet della Cassa di solidarietà: https://www.tameio.org/].