Grecia: Arrestato il compagno Errol

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Errol è stato arrestato (nella fattispecie l’accusa è solo quella di non aver rispettato le norme anticovid contro gli assembramenti) e quindi trasferito ieri nell’equivalente del CIE greco ad Atene, ed è minacciato di estradizione in ragione della sua pericolosità sociale e per la salute pubblica.
Qui sotto la veloce traduzione della chiamata per una assemblea di solidarietà al compagno, in cui viene spiegata la situazione. (link in greco: https://athens.indymedia.org/post/1609026/)

ASSEMBLEA APERTA ALLE 16, MARTEDI 8/12…
Errol, compagno di cittadinanza francese, che è stato arrestato ad Exarchia il 6 Dicembre in conseguenza del divieto di raggruppamento, è stato portato, dopo GADA (questura centrale di Atene ndt), all’inferno di Petrou Ralli (luogo detentivo per immigrati senza documenti di Atene ndt) e lì viene trattenuto. Cercano di dare al compagno l’appellativo di “socialmente pericoloso” con la scusa della repressione che ha subito nel corso delle lotte (Vankouver, Koukaki, Politechnio ecc) senza comunque nessuna condanna (i processi sono ancora in corso ndt). Nel passato è stato inoltre perseguitato per il sostegno alle lotte di Skouries. E’ scritto esplicitamente che si può essere espulsi come pericolo per la salute pubblica e probabilmente la situazione col COVID che ha mischiato la salute pubblica con la repressione offre la scusa perfetta. La sola ragione per cui cercano di espellere Errol è la sua posizione politica di fronte allo Stato e al Capitale. Per questo è considerato un pericolo e non per qualche ragione pubblica.
La cosa più tragica e ironica è che il compagno Errol si è preso cura del 18enne che è stato in pericolo di vita per una crisi epilettica a GADA. Il 18enne mentre era agli arresti è stato vittima di una crisi epilettica e mentre sbatteva sul pavimento e il resto degli arrestati rimaneva a guardare pietrificato gli sbirri morti viventi senza sentimenti non offrivano nessun aiuto mentre la vita e la salute del ragazzo era nelle loro responsabilità. Quando i suoi amici hanno urlato chiedendo aiuto gli sbirri hanno risposto che si trovavano in mezzo ad una procedura e che non potevano occuparsi della questione. Quando la crisi epilettica si è interrotta gli occhi del ragazzo si sono ribaltati, i suoi battiti si sono interrotti e ha iniziato a diventare blu. Il compagno Errol ha aperto quindi la sua bocca e gli ha tenuto la lingua e l’avvocato del compagno gli ha fatto un massaggio cardiaco fino a che il ragazzo non si è ripreso sputando sangue.
Ovviamente per lo stato solo una ricerca medica può accertare se in effetti il ragazzo sarebbe morto, comunque sia noi vogliamo rendere pubblica l’esperienza del compagno e dell’amico del ragazzo che ci dice chiaramente che il ragazzo sarebbe morto in ogni altra circostanza. E’ tragico il fatto che il compagno Errol è minacciato di estradizione perché considerato dallo stato pericoloso per l’ordine pubblico, la salute e la sicurezza e forse se non ci fosse stato lui staremmo contando ancora un morto, 18enne questa volta, nelle mani della Polizia Greca il 6 Dicembre.
Il compagno si trova nell’inferno di Petrou Ralli, lì dove vengono torturati e muoiono quanti non hanno le carte giuste. Poichè verrà presa una decisione dal governatore il compagno rimarrà a Petrou Ralli fino a che non avverrà un processo amministrativo con cui ricorreremo perché venga convalidata o annullata la decisione
NESSUNO SOLO NELLE MANI DELLO STATO
VIOLENZA ALLA VIOLENZA DEL POTERE