Furti … sbirreschi

Riceviamo e pubblichiamo:

Come tanti altri compagni e compagne abbiamo partecipato al presidio di domenica 25 ottobre fuori dalla struttura di via Corelli a Milano, per portare solidarietà a tutti i reclusi che a una settimana dalla riapertura del CPR avevano già bruciato diverse sezioni.
L’appuntamento è in un grande parcheggio lì vicino, tra via Tucidide e via Cavriana. Lasciate le macchine, ci muoviamo a piedi in direzione del CPR con l’intenzione di farci sentire dalle persone rinchiuse al suo interno. Slogan e interventi si susseguono, dopo circa un paio d’ore ritorniamo verso il parcheggio per continuare poi con un piccolo corteo improvvisato per le vie adiacenti. Noi siamo in tre e ci avviciniamo alla macchina prima di raggiungere gli altri. Notiamo che quattro sbirri in borghese sono fermi a guardarci. Con sorpresa troviamo il nottolino della serratura del portabagagli manomesso e gli zaini all’interno spariti. Ci rendiamo conto che alcuni oggetti come autoradio, sacco a pelo, giubbotti, libri non sono stati toccati, mancano solo i nostri bagagli personali tra cui un computer, alcuni opuscoli e fogli sparsi che si trovavano nel portaoggetti interno della portiera del guidatore. I quattro DIGOSsini, che non hanno seguito il corteo ma hanno continuato a fissarci,  recuperano le proprie auto a pochi metri dalla nostra e levano finalmente le tende superando la volante della municipale, rimasta tutto il tempo con i lampeggianti accesi all’imbocco del parcheggio.
Succede certamente di sentirsi paranoici o sospettosi, ma a costo di sembrarlo, abbiamo voluto condividere questo episodio perché non crediamo alle coincidenze e non sarebbe certo la prima volta che approfittino di presidi o altre iniziative per i loro comodi.