Gradisca: Biciclettata contro tutti i CPR

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Biciclettata contro tutti i CPR – 13 settembre 2020

Domenica 13 settembre, si è svolta una biciclettata contro il CPR di Gradisca d’Isonzo e tutti i lager di Stato, in solidarietà ai reclusi del centro di Gradisca. Alcune decine di antirazzist* hanno percorso in bici le vie di Gradisca e Sagrado con vari cartelli, distribuendo volantini e facendo brevi interventi ai passanti. Ci sono stati diversi passaggi davanti al CPR di Gradisca, dove le urla “freedom, hurriya, libertà!” hanno trovato subito eco nei reclusi che hanno risposto a loro volta con grida.

Il primo passaggio davanti al CPR è coinciso con l’entrata a sirene accese di un’ambulanza, un’auto medica e un’auto della Polizia, mentre dopo circa un’ora si aggiravano per Gradisca due camionette del reparto mobile della Polizia di Stato, dirette presumibilmente al CPR. Dei reclusi ci dicono che, forse, l’ambulanza era stata chiamata per un recluso della zona blu, per degli atti di autolesionismo.

Nella zona rossa, ci dicono, sono state rinchiuse nuove persone. Molte di queste persone non hanno al momento una scheda telefonica (sim card) e si vedono tagliati i contatti con l’esterno.

La vita nel CPR è la solita merda, e la biciclettata di ieri voleva solo ricordarlo anche ai gradiscani e alle gradiscane nella loro tranquillissima domenica pomeriggio. Come molte/i gridavano ieri: “A Gradisca c’è un lager, anche se i giornali non ne parlano, il silenzio è complicità, bisogna fare qualcosa per la chiusura del CPR!”.