Francia: Alcune azioni sparse tra maggio e giugno
Traduzioni tratte da https://insuscettibilediravvedimento.noblogs.org/
Tolosa, Francia: Morte allo specismo (giugno 2020)
Il negozio Direct Viandes di Tolosa si è preso qualche colpo di martello sulle vetrine e vi è stata fatta una scritta che suggeriva loro di mangiare le proprie mani invece di mangiare delle persone innocenti ridotte in schiavitù.
[Rivendicazione in francese pubblicata in attaque.noblogs.org].
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Toulouse, France: Mort au spécisme (juin 2020)
Le magasin Direct Viandes sur Toulouse a eu le droit à quelques coups de marteau dans ses vitrines et un tag leur suggérant de bouffer leur propre main plutôt que d’innocentes personnes esclavagisées.
Mort au spécisme.
[Depuis attaque.noblogs.org].
Nantes, Francia: Fumare la «marguerite». Attacco incendiario contro un’automobile del carsharing (29/06/2020)
Una «marguerite» [letteralmente: margherita], auto del carsharing della città di Nantes, è stata incendiata nella notte fra domenica e lunedì 29 giugno [2020], in fondo al boulevard Paul Chabas, a Nantes.
– Perché è un pezzo del dispositivo della «smart & safe city».
– Perché la SEPAMAT, l’impresa che gestisce le «marguerite» è un partner della Metropoli di Nantes e della TAN (Trasporti dell’agglomerazione di Nantes) e dei suoi sporchi controllori.
– In solidarietà con gli anarchici arrestati nell’operazione Bialystok.
Né giustizia, né pace! Per l’anarchia!
[Rivendicazione in francese pubblicata in attaque.noblogs.org].
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Nantes, France: Fumer la « marguerite » (29/06/2020)
Une « marguerite », voiture en autopartage de la ville de Nantes, a été incendiée dans la nuit du dimanche au lundi 29 juin tout en bas du boulevard Paul Chabas à Nantes.
– Parcequ’elle est une pièce du dispositif de la « smart & safe city ».
– Parceque la SEPAMAT, entreprise qui gère la « marguerite », est partenaire de Nantes Métropole et de la TAN* et ses sales contrôleurs.
– En solidarité avec les anarchistes arrêté.e.s lors de l’opération Bialystock.
Ni justice ni paix! Pour l’anarchie!
* Transports de l’agglomération nantaise (SEMITAN).
[Depuis attaque.noblogs.org].
Francia: Da qualche parte in Francia – Attacco incendiario contro un ripetitore per la telefonia mobile (maggio 2020)
A maggio, anche noi abbiamo fatto quello che ci piace. Abbiamo incendiato un ripetitore telefonico.
Volevamo partecipare alla gioiosa ondata contro la tecnologia che si è diffusa attraverso il mondo. A volte, il potere, tramite la voce dei mass media, sceglie di non parlare di certe cose, per diversi motivi; è quello che è successo in questo caso, e che ci fa sperare che in questo periodo siano state realizzate numerose azioni contro il dominio, non riportate dai media, non rivendicate…
È evidente che gli operatori telefoni partecipano attivamente al buon funzionamento dell’ordine capitalista. I ripetitori telefonici sono da tempo degli strumenti repressivi importanti, per sorvegliare e controllare le comunicazioni e gli spostamenti. E quando lo Stato decide che la sola forma di comunicazione consentita è quella virtuale, l’importanza delle tecnologie aumenta ancora. Di fatto, aumenta anche la nostra voglia di prenderle di mira.
In un periodo in cui lo Stato, i cittadini, le cittadine cercavano di impedirci di uscire di casa, è stato possibile preparare questo attacco. Ci ha fatto piacere notare che, quando le maglie della rete si stringono, si trovano ancora degli intersizi, malgrado tutto.
Mandiamo tutta la nostra solidarietà a quelle e quelli che sono toccati/e dalla repressione, che essi o esse siano incarcerati/e, sottoposti/e al braccialetto elettronico, in libertà condizionata, sotto sorveglianza o ricercati/e.
Solidarietà con gli anarchici presi di mira dall’operazione Bialystok.
[Rivendicazione in francese pubblicata in attaque.noblogs.org].
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France: Somewhere in France – Relay antenna set on fire (May 2020)
In May, we too we did what we liked. We set fire to a relay antenna.
We wanted to participate in the joyous wave that has spread around the world against technology. Sometimes, through the voice of the media, power chooses not to talk about certain things, for various reasons; that is what happened in this case and makes us hope that numerous unreported, unclaimed, actions against domination were carried out during this period.
It is clear that telephone operators are actively involved in the smooth running of the capitalist order. For a long time relay antennas have been important repressive tools to monitor and control communications and movement. And when the State decides that the only form of communication allowed must be virtual, the importance of technology is further increased. Indeed, our desire to attack them too.
It was possible to prepare this attack in a period when the State, the citizens, sought to prevent us from going out. It made us happy to find that when the net is closing, despite everything gaps open up.
We send all our solidarity to those affected by repression, whether imprisoned, electronically braceleted, under judicial control, surveillance or wanted.
Solidarity with the anarchists targeted by operation Bialystok.
[Taken from actforfree.nostate.net].
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France: Quelque part en France – Incendie d’antenne relais (mai 2020)
En mai, nous aussi, nous avons fait ce qu’il nous plaisait. Nous avons mis le feu à une antenne relais.
Nous voulions participer à la joyeuse vague qui s’est répandue à travers le monde contre la technologie. Parfois le pouvoir, par la voix des médias, choisit de ne pas parler de certaines choses, pour différentes raisons ; c’est ce qui s’est passé dans ce cas et qui nous fait espérer que de nombreuses actions contre la domination, non relayées, non revendiquées, ont été réalisées au cours de cette période…
Il est clair que les opérateurs téléphoniques participent activement au bon fonctionnement de l’ordre capitaliste. Les antennes relais sont depuis longtemps des outils répressifs importants pour surveiller et contrôler les communications et les déplacements. Et lorsque l’Etat décide que la seule forme de communication autorisée doit être virtuelle, l’importance des technologies est encore augmentée. De fait, notre envie de les attaquer aussi.
Dans une période où l’Etat, les citoyens, les citoyennes cherchaient à nous empêcher de sortir, il a été possible de préparer cette attaque. Ça nous a fait plaisir de capter que lorsque les mailles se resserrent, des interstices se révèlent malgré tout.
On envoie toute notre solidarité à celles et ceux que touche la répression, qu’ils ou qu’elles soient incarcérées, sous bracelet, en controle judiciaire, sous surveillance ou recherchées.
Solidarité avec les anarchistes visées par l’opération Bialystok.
[Depuis attaque.noblogs.org].
Metropoli di Grenoble, Francia: Attacchi coordinati contro le antenne per le telecomunicazioni (maggio 2020)
Gruppo della Tour sans Venin
A chi attibuire gli incendi sincronizzati di tre antenne-ripetitori, nell’agglomearazione di Grenoble? I gratta-tastiera professionisti, dotati di etichette politiche, tergiversano pietosamente, indecisi fra complottisti ed esponenti dell’estrema sinistra. Ignoranza crassa. Questi commentatori del vuoto, acquistati dai mercanti di intossicazione comunemente chiamati attualità, formattano, con i loro termini, dei fenomeni che sfuggono loro.
Detto questo, non utilizzeremo contro noi stessi/e la macchina che spara etichette politiche. Se fossimo più inclini alle chiacchiere, ci richiameremmo senza aspettare un minuto di più all’estrema sinistra complottista.
Purtroppo, la serietà ci impone di notificare a queste due tendenze, per dare sollievo ad entrambe, che non siamo dei loro. Aggiungiamo tra l’altro che entrambe ci disgustano parecchio. Scrivendo tutto qusto, immaginiamo gli avvoltoi di avvenimenti cadere nella stupefazione più completa. Lasciamo stare.
Desideriamo ringraziare calorosamente gli/le sconosciuti/e diabolicamente ispirati/e che hanno incendiato, simultaneamente, le antenne dei comuni di Herbeys e Jarrie*. Insieme, anche se in maniera fortuita, abbiamo provvisoriamente ribaltato il carnevale della comunicazione.
Non ci facciamo illusioni sugli effetti materiali e psichici di quest’effimero silenzio televisivo, digitale, telefonico e radiofonico. Le reti saranno rapidamente riparate, la sicurezza rafforzata e presto i cavi innerveranno, come prima, le spine dorsali dei piloni metallici. Quanto agli individui/e tecnologicamente alienati/e, questi/e aspetteranno spasmodicamente il ritorno imminente della divina connessione. Il nostro gesto sarà subito dimenticato, eclissato dalla normalità saturante.
Perché rischiare degli anni di prigione se i nostri sabotaggi finiscono infallibilmente nella discarica dell’amnesia collettiva? Perché, innanzitutto, ce ne freghiamo della gente, quando non la detestiamo. Perché, in secondo luogo, ci siamo sbarazzati/e dell’ambizione ingenua di rivoluzionare qualcosa e infine perché traiamo gioia e senso senza fine dalla nostra negatività combattiva, così derisoria, così valorosa.
Colmo o conseguenza delle costrizioni dovute al lockdown.
Dei/le complici cospirano con costanza in ogni dove.
Anche la conflittualità è contagiosa.
[Testo in francese pubblicato in attaque.noblogs.org].
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Métropole de Grenoble, France: Attaques coordonnées d’antennes (mai 2020)
Groupe de la Tour sans Venin
A qui attribuer les incendies synchronisés de 3 pylônes de l’agglomération grenobloise ? Les grattes-claviers de métier, équipés d’étiqueteuses politiques tergiversent piteusement entre complotistes et ultra-gauchistes. Crasse ignorance. Ces commentateurs du vide, soudoyés par les marchands d’intoxication communément nommées actualités, formatent avec leurs mots des phénomènes qui leur échappent.
Ceci dit, nous n’allons pas retourner l’étiqueteuse politique contre nous même. Si nous étions plus enclin.es au badinage, nous nous réclamerions sans plus attendre de l’ultra-gauche complotiste.
Malheureusement, le sérieux nous commande de notifier à ces deux tendances, afin de les soulager respectivement, que nous ne sommes pas des leurs. Ajoutons qu’elles nous écœurent toutes deux considérablement par ailleurs. En écrivant cela, nous imaginons les charognards d’évènements dans l’hébétude la plus totale. Passons.
Nous désirons remercier chaleureusement les inconnu.es, diablement inspiré.es, qui ont incendié simultanément les antennes des communes de Herbeys et de Jarrie. Nous avons ensemble, bien que fortuitement, provisoirement fait chavirer le charivari de la communication.
Nous ne nous illusionnons pas cependant sur les effets matériels et psychiques de cet éphémère silence télévisuel, numérique, téléphonique et radiophonique. Les grillages seront promptement réparés, la sécurité renforcée et bientôt les câbles innerveront, comme hier, l’échine des mâts métalliques. Quant aux individu.es technologiquement aliéné.es, iels attendront spasmodiquement le retour imminent de la divine connexion. Notre acte sera aussitôt oublié, éclipsé par la saturante normalité.
A quoi bon encourir des années de prison si nos œuvres de sape terminent infailliblement dans la déchetterie de l’amnésie collective ? Parce que premièrement on se fout des gens, quand on ne les déteste pas. Parce que deuxièmement on s’est débarrassé de l’ambition crédule de révolutionner quoi que ce soit et parce qu’enfin, on puise intarissablement sens et jouissance dans notre négativité combattante, si dérisoire, si vaillante.
Comble ou conséquence des contraintes du confinement
Des complices conspirent avec constance en toutes contrées.
La conflictualité aussi est contagieuse.
[Depuis attaque.noblogs.org].