Tre giornate contro le tecnoscienze 24-25-26 luglio

Riceviamo e diffondiamo:

TRE GIORNATE CONTRO LE TECNO-SCIENZE

24-25-26 Luglio 2020

2° Incontro internazionale

presso Altradimora, strada Caranzano 72, Alessandria (AL), Italia

VENERDÌ 24

13.00 pranzo

15.00 Presentazione dell’incontro

15.30 Virus e trasfigurazione tecnica del mondo

Sguardi per un orientamento critico nella marea pandemica

La vetrinizzazione dell’emergenza abilmente intrecciata ai processi di riconfigurazione tecnica della società in poco tempo ha portato alla de-strutturazione e ricomposizione della “normalità” relegando nell’archeologia le memorie del mondo anteriore, spingendo per una realtà codificata e corpi numerici resi trasparenti dalla dimensione medica e digitale. Ciò che all’inizio poteva apparire come una breve parentesi si è mostrata ben presto essere tutto il contrario: una ben calcolata e oleata gestione della dimensione emergenziale dall’esito non del tutto nuovo ma derivante da processi di lunga data. L’incessante produzione capitalista e gli irrimediabili attacchi alla Terra ci hanno spinti nel mondo tossico in cui ci troviamo oggi, soffocati dal principio sanitario che rischia di disinfettare anche il nostro immaginario. In una società dalla memoria striminzita e a misura d’ “istantaneità” è più che mai necessario analizzare il presente e tutto ciò che l’irreversibilità di certi processi rischia di farci perdere e dimenticare. Per zittire i tecnocrati e i loro allegri annunci per il mondo artificiale in divenire.
Nella (Bergamo – Italia)

20.00 cena

SABATO 25

8.00 colazione

9.00-10.00 I figli come merce

Nella lunga durata del capitalismo i bambini sono stati inizialmente considerati come pura forza lavoro, “prodotta” dalle donne che, per dettami religiosi o legali, dovevano sottostare al coito e allevare le nuove e sempre più numerose generazioni di lavoratori, fino al momento in cui, emancipandosi dall’istituzione della famiglia, le donne sono riuscite a controllare la loro fecondità. Nell’attuale fase del capitalismo, si comincia a considerare i bambini una merce ordinabile, acquistabile, fatta su misura, modificabile con ormoni dell’altro sesso se il loro comportamento non si conforma al genere che è stato loro assegnato. Il mio contributo mostrerà l’interrelazione tra le leggi (in particolare quelle “bioetiche”) e la diffusione di questi mercati di bambini, riportando dati e trend sulla produzione di figli come merci.

Daniela Danna (Lecce – Italia)

10.00-11.00 La visione transumanista prende forma

Come la riproduzione umana diventa produzione del vivente

Il transumanesimo è l’ideologia della convergenza tra biotecnologie, nanotecnologie, informatica, neuroscienze, è una visione di mondo che porta a una trasformazione ontologica e antropologica dell’umano, che porta un’erosione, uno sradicamento e una sterilizzazione della capacità di consapevolezza e di resistenza. L’uomo del transumanesimo è un umano biomedicalizzato in un’unica dimensione totalizzante dove l’umano è percepito come l’errore, in cui tutto deve corrispondere ai criteri di continua perfettibilità per un continuo adattamento a un mondo-macchina. La procreazione medicalmente assistita (PMA) è la strada del transumanesimo, dopo le bambine editate in Cina, la legalizzazione della “PMA per tutte e tutti” -prevista dalla recente revisione della legge di bioetica francese- è un altro passaggio da cui non si torna indietro. Un passaggio che inizia con il tubo di plastica dell’inseminazione per terminare con la selezione genetica degli embrioni dopo aver esteso la riproduzione artificiale dell’umano. L’eugenetica acquisisce così un altro volto, liberamente accettata, desiderata, normalizzata e banalizzata, ci rimanda alla nuova forma di potere, non più coercitivo ma dolce . L’essere umano è il fine ultimo del progetto cibernetico e transumanista: l’era sintetica non significa solo una radicale riprogettazione del mondo attorno a noi, significa anche una riprogettazione di noi stessi, una nonvita.

Silvia Guerini, Resistenze al nanomondo (Bergamo – Italia)

A seguire dibattito per entrambi gli interventi

12.30 pranzo

15.00 Il Pancraticon & la società del vincolo

«La società del controllo: l’abbiamo superata. La società della sorveglianza: ci siamo. La società del vincolo: ci entriamo». Questa formula che Pièces et main d’œuvre ripete e sviluppa nei propri testi dal 2008, poteva, a quel tempo, sembrare una esagerazione tipica della fraseologia oltranzista che infesta i contesti anarchici e di sinistra. Ora, ciascuno può vedere da solo, in Cina come altrove, in occasione di una pandemia o del caos climatico, come i mezzi tecnologici trasformano la polizia delle popolazioni – non solamente la gestione e il mantenimento dell’ordine – ma, nel senso originario del nome, «il governo», «l’organizzazione della città». «L’organizzazione razionale, precisa il dizionario». Il Pancraticon è il dispositivo dei vincoli tecno-totalitari che mira a «rimpiazzare il governo degli uomini con l’amministrazione delle cose» (Engels/Saint-Simon). Sia su scala macro-sociale (mondo-macchina. Reti, sensori comunicanti, RFID, Big Data, Intelligenza artificiale, etc.). Sia su scala micro-sociale (uomo-macchina, impianti, cyborg, etc.).

Pièces et main d’œuvre (Grenoble – Francia)

19.30 cena

21.00 Digitale per ricolonizzatori: istituzioni, governi occidentali e industriali all’assalto dell’Africa

L’imperativo della connettività è al cuore del discorso sullo sviluppo dell’Africa. Nonostante la sua apparente novità, questo paradigma connettivista s’iscrive nella vecchia tradizione modernizzatrice che si fonda sull’idea lineare del “ritardo” e del “rimettersi al passo”. Come questa, tende a omettere la realtà dei rapporti di forza e di dominio che strutturano il campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Istituzioni internazionali, i governi del Nord e gli industriali mettono in atto un’ennesima conquista dell’Africa attraverso discorsi di propaganda progressista sulla bontà del digitale per lo sviluppo. Le diaspore africane in Europa vengono incitate a investire nel settore digitale in Africa, che in larga misura si fonda sull’estrazione dei minerali di cui è ricco il suolo africano.

Robin Delobel, Rivista Kairos (Belgio)

DOMENICA 26

8.00 colazione

9.00 Quale resistenza in tempi di “emergenza sanitaria” ?

Niente di quello che abbiamo visto mettere in campo in questi mesi in termini di tecnologie di sorveglianza, dittatura sanitaria, censura di voci contrarie, propaganda massiccia verso un preciso scopo e distruzione di libertà in ogni ambito, può considerarsi come qualcosa di “eccezionale” .

L’infrastruttura messa in campo dallo Stato, ma soprattutto da settori della finanza internazionale e da multinazionali del comparto digitale, biotecnologico e farmaceutico, non è stata nè improvvisata nè creata sul momento. Tutto già era pronto in attesa di una condizione favorevole per il suo completo dispiegamento.

Questa condizione è un terrore sanitario diffuso su scala globale.

La situazione intorno a noi, mutata in ogni ambito, ci spinge, ora più che mai, a trovare nuove modalità e strategie per continuare a sviluppare pensiero critico volto a costruire percorsi di lotta.

Ribadendo con forza quelle priorità di intervento che hanno fatto da solco a quella precisa direttrice partita dalla critica e dall’opposizione all’ingegnerizzazione e artificializzazione del vivente e arrivata all’uomo-macchina del transumanesimo.
Soltando capendo le radicali trasformazioni in corso e svelando il nuovo potere dolce potremmo far fronte all’insidiosa nervatura digitale che tutto avvolge.

Introduzione a cura di Resistenze al nanomondo (Bergamo – Italia)

Questo momento vuole essere un invito a gruppi e singoli a confrontarsi e a portare esperienze di resistenza per non essere impreparati di fronte alle nuove sfide che la realtà mutata impone.

12.30 pranzo

Come arrivare

In auto: Da Genova con l’autostrada per Alessandria si esce a Ovada, si procede verso Acqui Terme e poi si prende per Rivalta Bormida. Passati i paesi di Trisobbio e Rivalta Bormida al bivio per Cassine si prosegue per due kilometri e poi si trova l’indicazione per Caranzano. Da Milano si esce ad Alessandria sud e si seguono le indicazioni per Acqui e Cassine, dopo Cassine c’è il bivio per Caranzano. Da Torino stessa strada.

In treno: Treno per Acqui Terme, vi veniamo a prendere alla stazione, si prega di contattarci sulla email per accordarci con largo anticipo e di arrivare non durante gli orari degli interventi.

PER TUTTA LA 3 GIORNI:

CIBO SENZA SFRUTTAMENTO ANIMALE E SENZA VELENI A SOTTOSCRIZIONE
– MOSTRE E DISTRIBUZIONI DI MATERIALE INFORMATIVO: PORTA LIBRI, GIORNALI, TESTI

Tutti i dibattiti saranno tradotti in inglese

Il luogo dove si svolgerà l’incontro, Altradimora, è una casa con dei posti letto e la possibilità di mettere delle tende nel prato davanti casa. Aiutaci ad organizzare l’incontro al meglio, diffondendo il più possibile questo programma e facendoci sapere in anticipo della tua presenza.

Per informazioni e contatti:

www.resistenzealnanomondo.org,

info@resistenzealnanomondo.org

www.facebook.com/3giornatecontroletecnoscienze/

 

Qui sotto il programma in pdf:

Programma secondo Incontro

Second meeting program