G. Pombo Da Silva: consegna imminente alle autorità spagnole AGGIORNAMENTO
Aggiornamento:
Gabriel Pombo Da Silva è già nello Stato Spagnolo
Il nostro compagno è stato consegnato allo Stato Spagnolo stamattina (13 maggio) ed è attualmente nel carcere di Badajoz (Extremadura). Sta bene ed è forte come sempre. Sicuramente dovrà rimanere 14 giorni in quarantena obbligatoria per poi, pensiamo, essere trasferito in un altro carcere. Seguiranno per questo maggiori informazioni.
Nonostante non ci sia la garanzia che le poste funzioneranno con regolarità, è ovvio che non sarà un virus il responsabile del fatto che potrebbero non arrivargli le lettere dex suox carx e dex compagnx solidali. Sarebbe meglio spedire lettere raccomandate (anche visti alcuni problemi recenti avuti nel carcere della Polizia Giudiziaria di Oporto dove, solo documentando gli invii con raccomandata, Gabriel ho potuto ricevere la corrispondenza).
Gabriel Pombo Da Silva
Centro Penitenciario Badajoz
Carretera de Olivenza, Km 7,3
06011 Badajoz
España
GABRIEL LIBERO!
TUTTX LIBERX!
VIVA L´ANARCHIA!
Riceviamo e pubblichiamo:
Gabriel Pombo Da Silva: consegna imminente alle autoritá spagnole
Dall´ultimo comunicato scritto sulla situazione giuridica e carceraria del nostro compagno anarchico Gabriel Pombo Da Silva, è trascorso poco piú di un mese. Le ultime notizie pubblicate parlano di una sentenza definitiva emessa dal Tribunale Supremo di Lisbona nella quale è confermata l’intenzione di consegnare il nostro compagno allo Stato Spagnolo nonostante l‘evidente illegalità della sua stessa detenzione (non deve compiere nessuna pena residua!).
Dall’emissione di questa sentenza, il passo successivo sarebbe dovuto essere il ricorso al Tribunale Costituzionale ma durante queste settimane sono successe diverse cose che ci hanno confermato come la sottomessa obbedienza al Tribunale n°2 di Girona da parte delle marionette dello “Stato di Diritto” portoghese non avrebbe mai cessato di esistere.
In sintesi: a) si è richiesto l‘annullamento della stessa sentenza definitiva emessa dal Tribunale Supremo di Lisbona a causa di alcune irregolarità tra le quali; il numero dei giudici che l‘hanno firmata (che avrebbero dovuto essere minimo tre e non due com‘è successo); la mancanza di risposte ad alcune contraddizioni giuridiche; la convinzione che il “principio di specialità” si possa liberamente interpretare in base al Paese d‘appartenenza (si tratta proprio di un principio fondamentale del diritto comunitario soggetto ad un‘unica ed omogenea interpretazione per tutti i Paesi dell‘Unione Europea e non è soggetto ad alcuna arbitrarietà!). A questa richiesta il Tribunale Supremo ha corretto se stesso dichiarando la nullità della sua stessa disposizione per poi, senza nemmeno passarla a un altro tribunale come dovrebbe essere quando viene dichiarata la nullità di un atto giuridico, riparare ai suoi stessi vizi… insomma, lo stesso Tribunale ha emesso due sentenze (!!!).
b) Come si sa, l‘OMS e l‘ONU hanno invitato a svuotare il più possibile le carceri per evitare una disastrosa pandemia all‘interno di queste istituzioni proponendo di liberare o di applicare delle misure alternative a tuttx x prigionierx in detenzione preventiva o con una pena residua inferiore ai due anni o anziani e/o affetti da patologie che rappresenterebbero un rischio per la salute in caso di contagio da Covid-19. OMS e ONU hanno ricordato inoltre che la chiusura delle frontiere e il livello di controllo militare rappresentano una garanzia che le autorità giudiziarie devono prendere in considerazione affinché non si neghi quanto richiesto a causa del rischio di fuga. In base a tutto ciò, è stata chiesta la liberazione o l‘applicazione delle misure alternative per Gabriel visto che la sua è una detenzione preventiva e dato che è affetto da asma dalla nascita (una malattia cronica che lo metterebbe in una situazione di rischio in caso di contagio da covid-19). La risposta non si è fatta attendere: P.M. e giudice si sono presentati come i principali e diretti responsabili della consegna di Gabriel allo Stato Spagnolo (!!!); i problemi di salute non sono stati sufficientemente documentati (nonostante risultino dalle cartelle cliniche di tutte le galere della Penisola Iberica dove Gabriel è stato) e, anche se gli succedesse qualcosa le carceri garantiscono la dovuta attenzione medica; per il Sig. Pombo Da Silva, inoltre, la chiusura delle frontiere e la militarizzazione di tutto il territorio europeo non rappresenta una garanzia sufficiente affinché non si dia alla fuga (questo lo abbiamo interpretato come un complimento, je je!).
c) Considerato il tutto, l‘avvocato ha reputato inutile ricorrere al Tribunale Costituzionale visto che, dato il ruolo che ha (verificare il rispetto del diritto alla difesa o a un processo giusto), non avrebbe mai potuto entrare in questioni di interpretazione della legge (nel nostro caso il “principio di specialità” che rappresenta il nodo legale per la liberazione di Gabriel); per di più è troppo evidente l‘intenzione di consegnarlo alla Spagna a qualsiasi costo. Se si fosse fatto ricorso a questo Tribunale, la durata massima di prigione preventiva sarebbe stata di 150 giorni ma, non avendo fatto ricorso, questa durata si ridimensiona a 90 giorni. Questi 90 giorni sono scaduti il 25 aprile e Gabriel ha continuato ad essere sequestrato. Così l‘avvocato si è reso conto che era stato applicato un calcolo diverso (ad hoc?) e che la carcerazione preventiva sarebbe scaduta l‘8 maggio. Ciò nonostante il 27 aprile si è chiesto un “Habeas Corpus” (un procedimento giuridico attraverso cui qualsiasi cittadinx può comparire immediatamente davanti a un giudice affinché questi si pronunci sulla legalità dell‘arresto), per poter chiedere un‘altra volta la libertà per il nostro compagno. Nessuno ha risposto fino a quando, il 4 maggio, le autorità competenti hanno comunicato la sua ammissione convocando un‘udienza per il 7 (un giorno prima che scadesse la suddetta carcerazione preventiva). Durante questa udienza (per videoconferenza con la scusa della pandemia), non solo il P.M. ha confermato la sua intenzione di consegnare Gabriel alla Spagna, ma si è scoperto che lo stesso aveva già richiesto l‘espulsione definitiva il giorno prima avendola già comunicata all‘Europol (!!!). Con questa perla dello “Stato di Diritto”, il capitolo portoghese si può considerare concluso.
Nell‘arco di qualche ora il nostro compagno si ritroverà in una galera dello Stato Spagnolo che non possiamo sapere adesso: abbiamo tutti gli elementi per pensare che non verranno presi in considerazione né la chiusura delle frontiere, né lo stato di emergenza affinché si possa procedere alla doverosa consegna di “questo individuo tanto pericoloso”.
Gabriel sta bene di salute ed è di buon umore… sa molto bene che non c‘è da aspettarsi nulla di buono da parte della Giustizia di Stato nonostante continui a lottare con tutti i mezzi legali a sua disposizione. In terra spagnola l‘avvocato continuerà a richiedere la nullità dell‘OEDE emessa dal Tribunale n° 2 di Girona fino a vincere questa battaglia.
Approfittiamo per ringraziare tuttx coloro che ci hanno appoggiato anche economicamente (a proposito è ancora attivo il Conto Corrente Bankinter intestato a Elisa Di Bernardo aperto con l‘esclusivo scopo di raccogliere soldi per le spese legali)… nonostante tutto siamo ancora alla punta dell‘iceberg!
Tutto quello che sta succedendo non rappresenta nulla di nuovo se pensiamo che tutti gli Stati usano ogni arma (legale e illegale… che nelle sue mani sono sinonimi) a sua disposizione per reprimere, azzittire, piegare, punire, isolare, torturare e uccidere i propri nemici di sempre: individui degni, eretici e innamorati della vera libertà!
Seguiranno maggiori informazioni.
GABRIEL LIBERO!
TUTTX LIBERX!
VIVA L´ANARCHIA!